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Amianto, l'Ona denuncia: l'importazione in Italia prosegue nonostante il bando

Audizione del presidente Bonanni al Senato. Il 19 conferenza regionale a Milano

Prosegue l'importazione di amianto in Italia, nonostante la sua messa al bando: è la denuncia fatta dall'Osservatorio nazionale sull'amianto (Ona) alla commissione Lavoro del Senato.

Appresa della indagine conoscitiva del pm Raffaele Guariniello della Procura della Repubblica di Torino in ordine alla problematica amianto spesso presente nei prodotti di importazione dall'India e dalla Cina, l'Ona ha depositato agli atti in commissione "un documento che dimostra come agli enti ufficiali dello Stato indiano risulti importazione di amianto in Italia", spiega la onlus.

All'audizione erano presenti anche le senatrici Nunzia Catalfo e Sara Paglini, che si sono "dichiarate disponibili a sostenere la richiesta formulata dal presidente dell'Ona, l'avvocato Ezio Bonanni, di affrontare il problema amianto in base al principio di prevenzione primaria e quindi di bonifica, attraverso la leva fiscale e i fondi strutturali europei, e sulla ricerca scientifica e di migliore l'assistenza alle vittime e la punizione dei responsabili di condotte illecite", rende noto l'associazione.

"L'Italia ha continuato a importare amianto dopo il 1992, come dimostra la documentazioni in nostro possesso che porteremo all'attenzione del procuratore Guariniello, che ha già aperto una inchiesta. Nel corso dell'audizione al Senato ho chiesto misure legislative urgenti per evitare l'importazione di giocattoli e altre merci contenenti amianto, che provengono dalla Cina e da altri paesi dove il minerale non è stato messo al bando", dichiara Bonanni.

Ulteriori atti e documenti che dimostrano quanto sostenuto dall'associazione verranno presentati nel corso della conferenza programmatica dell'Ona (“L’amianto osservato speciale: nelle forze armate, negli edifici pubblici, nei luoghi di vita e di lavoro: quali le soluzioni?”) che si terrà lunedì 19 gennaio dalle 17:30 presso la sede della Regione Lombardia. All'appuntamento interverranno tra gli altri, oltre all'avvocato Bonanni, il sostituto procuratore Maurizio Ascione (titolare della pubblica accusa in diversi procedimenti penali in materia di amianto), Giampiero Cardillo del comitato tecnicoscientifico dell’Ona, Giulia Gibertoni, Iolanda Nanni e Paola Macchi.

"L’Ona ritiene che il problema amianto non possa essere affrontato solo con misure giudiziarie e previdenziali - si legge in una nota dell'onlus -, anche perché le prime sono inefficaci in termini di tutela della salute, le seconde altrettanto e per di più tutte dispendiose, e anzi, l’economia in corso determinerà nei prossimi decenni un aumento esponenziale di spesa pubblica per la previdenza e l’assistenza, anche sanitaria.
Occorre dunque disporre misure di prevenzione primaria, con la bonifica, in modo da evitare future esposizioni e quindi mettere fine alle patologie, e per coloro che sono stati già esposti stabilire programmi di sorveglianza sanitaria e di adeguata terapia, oltre alle misure previdenziali ed assistenziali con l’incremento del Fondo vittime amianto e con il prepensionamento dei lavoratori malati di patologie asbesto-correlate e per quelli che sono stati esposti per più di 10 anni. Le misure del governo Renzi contenute nella legge di stabilità per il 2015, sono giudicate da Ezio Bonanni del tutto insufficienti, in quanto eccessivamente circoscritte e per di più con termini perentori, uno dei quali è fissato per il 3 gennaio prossimo. Nel corso della conferenza si farà il punto anche sulle modifiche del sistema previdenziale, e si approfondiranno le informazioni già rese pubbliche dall’associazione con la pubblicazione sul sito http://osservatorioamianto.jimdo.com/ anche di fac simili delle domande. La conferenza del giorno 19 gennaio potrà essere seguita in streaming su http://www.youtube.com/watch?v=AP0-ZfsW92g".  

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