Settant’anni fa la Liberazione dall’occupazione nazi-fascista, ancora oggi una festa che consolida il senso di appartenenza.
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Posted by ANSA.it on Lunedì 13 aprile 2015
25 APRILE 1945-25 APRILE 2015, SETTANT'ANNI FA LA LIBERAZIONE
"Il Comitato di Liberazione Nazionale Alta Italia, oggi 25 aprile, in nome del popolo e dei volontari della libertà e delegato del solo governo legale italiano, ha assunto i poteri di governo": correva l’anno 1945. Sono trascorsi 70 anni da quello storico annuncio del CLNAI che non riguardava solo Milano, sede del comando partigiano dell’Alta Italia, ma simbolicamente tutta l’Italia. Liberata dall’occupazione nazi-fascista.
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PERTINI, MILANO 25 APRILE 1945
Una data, quella del 25 aprile del 1945, che segna l’inizio di una nuova storia nazionale del nostro Paese: la storia del secondo Novecento. Una data giustamente esaltata, talvolta divisiva in un Paese che ha sempre fatto fatica a ritrovare la sua unità. Una giornata accompagnata spesso anche da polemiche.
In verità, la guerra proseguì fino agli inizi di maggio del 1945. Ma, quattro anni più tardi, con la Legge 260 del maggio 1949, il 25 aprile del 1945 fu scelto formalmente per festeggiare il giorno della Liberazione da parte dei partigiani. Una guerra che aveva fortemente provato la popolazione: la morte, il terrore dei bombardamenti, le sirene d’allarme, l’attesa dentro i rifugi. E poi la fame, il freddo, la carenza di medicine. Tutti fattori unificanti. La fine del conflitto restituì un Paese in ginocchio ma compatto nel rifiuto della guerra. C’era voglia di pace e di democrazia. Come dimostrano i fatti che seguirono quegli anni: dopo il ventennio di dittatura fascista, il 2 giugno 1946, si svolse il referendum per scegliere quale forma di governo dare al paese: Monarchia o Repubblica. Vinse la seconda. All’Assemblea costituente il compito di scrivere la nuova Costituzione. Fu approvata il 22 dicembre del 1947. Entrò in vigore il primo gennaio del 1948.
Torniamo al 1945. "L’Italia – scrisse Winston Churchill, primo ministro inglese - deve la propria libertà ai suoi caduti partigiani perché solo combattendo si conquista la libertà". Ed è grazie ai partigiani che comincia il lungo processo di liberazione.
La Resistenza inizia dopo l’8 settembre 1943 e finisce all’inizio di maggio del 1945.
Nella foto gli abbracci in piazza della gente dopo l'annuncio dell'armistizio
Dopo il 1943, al nord Mussolini e i fascisti avevano costituito la repubblica di Salò, al sud il governo Badoglio che collaborava con gli alleati americani e inglesi. Contro l’invasore tedesco si organizzava la resistenza formata da partigiani appartenenti a diversi schieramenti politici, ma uniti in nome della libertà e giustizia sociale.
Lo sfondamento finale della 'Linea Gotica' (l’ultima difesa tedesca in Italia per rallentare l’avanzata dell’esercito alleato verso il nord Italia), si concluderà ad aprile dopo dure battaglie e l’insurrezione partigiana delle città del nord. A Genova, Milano, Torino, Venezia, Bologna gli uomini armati scendono dalle montagne e si uniscono ai gruppi già attivi nelle città.
Il 25 aprile il CLNAI assumerà i poteri di governo, mentre Mussolini tenterà prima di trattare la resa e poi di fuggire. Il Duce verrà catturato il 27 aprile dai partigiani a Dongo, sul Lago di Como e fucilato il giorno dopo con la sua amante Claretta Petacci. La mattina del 29 aprile, prima dell’alba, i cadaveri di Mussolini, della Petacci e di altri esponenti della Repubblica di Salò saranno appesi a testa in giù a Piazzale Loreto. Il 4 maggio è il giorno della resa delle forze tedesche in Italia
Nella foto milanesi a piazzale Loreto il 29 aprile
VIDEO DALL'ARCHIVIO DELL'ISTITUTO LUCE
25 APRILE 1945-25 APRILE 1955