L'età punibile può essere abbassata. Ne è convinto il ministro dell'Interno Angelino Alfano, che a Napoli oggi ha presieduto una lunga riunione del comitato per l'ordine pubblico e la sicurezza convocata dopo l'escalation di omicidi sul territorio. Una violenza che sempre più spesso vede protagonisti minorenni, e in proposito il ministro - intervistato durante un forum de "Il Mattino" - ricorda: "Oggi a 16 anni si conosce esattamente la gravità di un crimine che si compie. C'è una parola di cui non aver paura, repressione. E un'altra parola, deterrenza: ciascun cittadino, di qualunque età, deve aver paura della reazione dello Stato".
Il capoluogo campano, a fronte di un calo dell'indice di delittuosità anche con una diminuzione di furti e rapine, segna nel 2015 un primato negativo: quello del più alto numero di omicidi in tutto il Paese. Ora, perciò, a Napoli bisogna "lavorare per far tacere le pistole" ha detto Alfano al termine della riunione in prefettura servita a programmare nuove strategie ed a fare il punto sulle attività di contrasto svolte a partire da agosto scorso quando, sempre da Napoli, fu deciso l'invio di più uomini destinati sia alle investigazioni per fronteggiare i clan sia per la sicurezza pubblica. Bisogna evitare che "questo sangue interrompa il riscatto della nostra città. E per fare questo occorre la collaborazione di tutti", ha detto il sindaco di Napoli, Luigi de Magistris, parlando con i giornalisti
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