Appello dell'Osservatorio nazionale amianto (Ona) al nuovo capo di Stato maggiore della Marina militare, ammiraglio Valter Girardelli.
Antonio Dal Cin, militare vittima dell'asbestosi e coordinatore Ona della vertenza amianto nella Marina, vuole dar voce "a coloro che indossando la divisa sono deceduti non in operazioni di guerra ma perché trafitti dalle fibre di amianto, utilizzato dalla Forza armata nonostante se ne conoscesse la capacità fibrogena e cancerogena. Numerose nuove diagnosi di mesotelioma, tumore polmonare, asbestosi e altre patologie asbesto correlate vengono giornalmente diagnosticate tra gli ex marinai e in qualche caso anche tra quelli in servizio, in ragione della lungolatenza di queste patologie".
"Gli alti comandi della Marina - afferma l'Ona -, nonostante il fenomeno epidemico di patologie asbesto correlate, hanno tardato e tardano a disporre le dovute iniziative per la bonifica integrale dei siti e non hanno assunto alcuna iniziativa a carico dei responsabili, nonostante le centinaia di morti sospette per patologie asbesto correlate tra gli appartenenti alla Forza armata e tra coloro che sono ormai in congedo".
L'Ona è intenzionato a chiedere un incontro all'ammiraglio Girardelli, che il prossimo 21 giugno erediterà il comando "e quindi anche il problema amianto, che come specificato a suo tempo dall’addetto stampa è ancora presente in diverse unità navali e in alcune installazioni terrestri, con un perdurante rischio". L’associazione notificherà al nuovo capo di Stato maggiore della Marina la questione relativa al rischio amianto "affinchè possa evitare ogni forma di esposizione, dannosa per la salute umana. E poiché gli alti ufficiali sottoposti a processo per le morti di amianto sono difesi dall’Avvocatura generale dello Stato, verrà ribadita la richiesta alla Forza armata di dissociarsi dalle condotte al vaglio della magistratura e anzi di schierarsi con le vittime invece che con gli imputati".
"E’ in corso presso il Tribunale di Padova - ricorda infine l'Ona - il dibattimento del processo penale Marina bis, dove sono decine le parti civili, marinai ed ex marinai e loro familiari, deceduti e ammalati per esposizione ad amianto, con ipotesi di reato di omicidio e lesioni. Sono solo due, finora, i marinai integralmente risarciti dal Ministero della Difesa e alcune decine i riconoscimenti di vittima del dovere, anche grazie all'iniziativa dell’Ona, in prima linea per la tutela dei militari ed ex militari esposti e vittime dell’amianto, e del suo presidente avvocato Ezio Bonanni".