Ecco il testo del 'pezzo' ANSA in rete alle 20:17 dell'11 aprile 2006 sulla cattura del boss Bernardo Provenzano
Un braccio attraverso una porta che raccoglie un pacco di biancheria pulita su cui i 'segugi' della polizia avevano messo gli occhi fin da quando era uscito da una casa di Corleone, non una abitazione qualsiasi, ma quella dove vive la moglie di Bernardo Provenzano. E' quel braccio a far scattare l' operazione che ha messo fine alla latitanza del numero uno di Cosa Nostra, imprendibile da 43 anni.
Le fasi finali della cattura del boss sono state ricostruite al Viminale nel corso di una conferenza stampa dal procuratore nazionale antimafia, Piero Grasso, dal questore di Palermo, Giuseppe Caruso, dal pm della Dda palermitana, Michele Prestipino, dal direttore della Dac, Nicola Cavaliere. ''Il ragionevole convincimento che in quel casolare ci fosse una persona - ha raccontato Prestipino - e che quella persona fosse Provenzano l' abbiamo avuta soltanto questa mattina intorno alle 9.30-10''.
A mettere gli investigatori sulla pista giusta, non sono stati tanto i 'pizzini', ha sottolineato, ''quanto i sacchetti provenienti dalla casa dei familiari, il cui percorso e' stato seguito da una casa all' altra grazie a telecamere piazzate a chilometri di distanza ed al sacrificio del personale della polizia''. ''Il plico con la biancheria pulita - ha spiegato da parte sua il questore di Palermo - e' partito da casa della moglie a Corleone''.
Dopo vari giri, il plico e' arrivato in una masseria a circa due chilometri dal centro abitato, sempre seguito a distanza dagli uomini della polizia. Da un cascinale della masseria, ha proseguito, ''si e' aperta una porta e abbiamo intravisto il braccio di una persona che raccoglieva il pacco. Abbiamo fatto due piu' due e abbiamo deciso di intervenire''. Le masserie della zona erano tenute d' occhio da una decina di giorni dalla polizia, ha riferito Cavaliere, ''ed avevamo capito che dentro c' era qualcuno estraneo alla masseria stessa; era stata installata una televisione, arrivavano viveri, ma l' errore - ha aggiunto - e' stato proprio quello di stamane: dalla porta della masseria e' uscito un braccio per prendere il pacco con la biancheria a lui destinata''.
E' scattato cosi' il blitz da parte di 30 poliziotti della squadra mobile di Palermo e dello Sco. Al momento dell' arresto, Bernardo Provenzano si e' dimostrato, ha osservato Caruso, ''assolutamente imperturbabile, non ha opposto resistenza e non ha aperto bocca''.