Sono circa 675 i cadaveri
recuperati dal relitto che si è inabissato nell'aprile 2015 e
recuperato dalla Marina militare nell'ambito dell'operazione
Melilli 5 voluta dalla presidenza del consiglio. In realtà il
numero è maggiore poiché tra questi 675 sono inclusi anche
quelli che Marina militare e vigili del fuoco chiamano body
bags, cioè delle sacche dentro le quali sono stati depositati i
resti umani ritrovati che spesso appartengono a più di una
persona. L'ultima fase dell'operazione prevede l'identificazione
delle vittime da parte del gruppo di lavoro di medici legali
composto da Cristina Cattaneo dell'università di Milano che ha
svelato i paesi di origine dei migranti morti. Ci sono persone
originarie dell'Etiopia, Eritrea, Bangladesh, Sudan, Somalia,
Mali, Ghambia, Senegal, Costa D'Avorio, Guinea. Soprattutto
maschi ma anche femmine e sono stati trovati anche dodicenni e
qualche bambino.
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