"Il Governo è pronto a valutare positivamente un'eventuale richiesta di uso delle basi e dello spazio aereo se fosse funzionale a una piu' rapida e efficace conclusione dell'operazione in corso" da parte degli Usa in Libia contro l'Isis. Lo ha detto il ministro della Difesa, Roberta Pinotti, durante il question time alla Camera.
"Non dobbiamo farci percepire come nemici in Libia, perciò sarebbe un errore enorme concedere le basi per i bombardamenti". Lo ha detto Alessandro Di Battista (M5s), intervenendo in Aula alla Camera. I bombardamenti sono "una follia", ha affermato, perché rischiano di "ricompattare le fazioni libiche contro il nemico occidentale". Il deputato M5s Manlio Di Stefano ha chiesto al governo di "escludere ogni azione militare. E collaborare con i Paesi che il terrorismo lo hanno già sconfitto come la Russia e i Paesi del Nord Africa".
"Il Governo ritiene che il successo della lotta tesa alla eliminazione delle centrali terroristiche dell'ISIS in Libia sia di fondamentale importanza per la sicurezza non solo di quel Paese, ma anche dell'Europa e dell'Italia", ha affermato Pinotti. "Aggiungo che l'Italia è fin dall'inizio convintamente parte della lotta anti-Isis e con altrettanta determinazione - ha proseguito - sostiene come fondamentale il coinvolgimento diretto e attivo delle popolazioni e dei Governi locali nella lotta al terrorismo cui dare, su specifica richiesta, il necessario supporto. Tale richiesta di supporto emerge chiaramente dalle parole del Presidente Serraj che nell' affermare l'adesione della Libia alla Coalizione anti-Isis dichiara che 'tutte le Nazioni non devono lasciare i giovani libici combattere da soli questo nemico e al posto loro', reiterando inoltre il suo 'apprezzamento e considerazione per tutte le Nazioni che daranno supporto alla Libia in questa impresa'. Per tali ragioni, il Governo - ha sottolineato il ministro - mantiene aperta una linea di dialogo diretta e assidua sia con la controparte libica sia con gli alleati americani, per verificare lo sviluppo dell'operazione e le eventuali esigenze di supporto indiretto. In tale ottica, il Governo è pronto a considerare positivamente un eventuale utilizzo delle basi e degli spazi aerei nazionali a supporto dell'operazione, dovesse tale evenienza essere ritenuta funzionale ad una più efficace e rapida conclusione dell'azione in corso". "L'attività condotta dalle forze statunitensi - ha concluso il ministro - si sviluppa in piena coerenza con la Risoluzione delle Nazioni Unite n 2259 del 2015 e in esito a una specifica richiesta di supporto formulata dal legittimo Governo Libico per il contrasto all'Isis nell'area di Sirte. Come è noto, le Forze locali libiche - in particolare quelle che hanno riconosciuto il Governo di al-Sarraj - stanno combattendo una dura battaglia per contrastare l'Isis proprio nella regione di Sirte. È, tuttavia, un contrasto portato avanti fra grandi difficoltà e a caro prezzo, per i militari governativi e la popolazione civile, in particolare per la mancanza di capacità per l'identificazione dei bersagli militari e per il loro ingaggio di precisione".