La grande paura di inondazioni ancora più disastrose in Piemonte è passata. Comincia il conto dei danni della furia del maltempo, che ha distrutto strade, devastato campi, case e negozi. Intanto non ci sono problemi di staticità per il palazzo interessato dalla frana che ha eroso il terreno intorno alle fondamenta a Genova Quezzi. Ciò rende sicuri anche gli altri due palazzi che erano a rischio proprio perché minacciati da un eventuale crollo dell'edificio vicino. Così gli sfollati, 168, potranno rientrare nelle case già dalle prossime ore. L'assenza di pericolo è stata constatata da tecnici del Comuni, vigili del fuoco e da un ingegnere strutturista incaricato dai proprietari degli immobili e dei terreni dell'area. L'ingegnere seguirà adesso la disposizione dei teloni di contenimento del terreno e la messa in opera di strumenti per rilevare i movimenti della terra. Sempre a carico dei residenti ci sarà anche la pulizia dell'alveo del rio Fereggiano dove sono finiti i detriti e la successiva messa in sicurezza della zona. Un primo smottamento del terreno in quel punto risale a 20 giorni fa. Il Comune era intervenuto in danno ai proprietari.
IN PIEMONTE SI CONTANO I DANNI - La grande paura di inondazioni ancora più disastrose in Piemonte è passata. Comincia il conto dei danni della furia del maltempo, che ha distrutto strade, devastato campi, case e negozi. Restano ancora centinaia di persone sfollate dalle proprie case, la maggior parte nella cintura di Torino, e si piange una vittima: è stato recuperato il corpo di Sergio Biamino, il settantenne di Perosa Argentina (Torino) travolto da un torrente in piena mentre andava a mettere in salvo i suoi cavalli. Il cadavere era stato trascinato chilometri a valle, nel fiume Chisone, dove l'hanno avvistato i Vigili del fuoco da un elicottero. Al Piemonte, come alla Liguria, sarà concesso lo stato d'emergenza, ha rassicurato il presidente del consiglio Matteo Renzi, incontrando i sindaci della provincia di Savona. "I danni sono elevatissimi", ha ribadito Sergio Chiamparino, presidente della Regione Piemonte, che questa mattina è stato a Garessio, in Val Tanaro. "Per fortuna - ha aggiunto - rispetto all'alluvione del '94, si è visto il grande lavoro fatto dalla Protezione civile, nelle previsioni e nella prevenzione - aggiunge Chiamparino -. E grazie alle opere compiute è stato possibile evitare conseguenze più gravi".
La diretta Facebook dell'inviato Ansa Enrico Marcoz dal Bormida
NUBIFRAGIO IN SICILIA, NESSUNA NOTIZIA DEI DUE DISPERSI - Dopo il nubifragio che ha flagellato i comuni dell'area di Agrigento, in Sicilia si contano i danni, che sono ingenti. Ma soprattutto si cercano le due persone disperse, Roberto Saccà di 74 anni scomparso a Letojianni (Messina) e Vincenzo Bono, allevatore di 60 anni, di cui non si hanno più tracce a Sciacca (Agrigento). L'auto dell'allevatore è stata ritrovata in località Muciare, nell'alveo di un torrente: era ridotta a una carcassa. Si ipotizza che la sua vettura sia stata travolta da una frana e trascinata dalla furia dell'acqua. Saccà è disperso da l'altro ieri pomeriggio durante il nubifragio che ha colpito la zona ionica del messinese. I carabinieri stanno cercando l'uomo anche con l'aiuto di un elicottero e personale della Guardia costiera ha iniziato le ricerche in mare. L'uomo era alla guida di uno scooter durante il temporale e ha chiamato i familiari dicendo che per il maltempo non riusciva a tornare a casa. Da quel momento di lui non si hanno notizie. È stato ritrovato il ciclomotore ma dell'uomo nessuna traccia, si trovava a Letojanni per aprire una nuova attività commerciale.