Riguardo al caso di Giulio Regeni "sono preoccupato: dalla Santa Sede mi sono mosso su questo tema, perché anche i genitori me lo hanno chiesto". Così papa Francesco, durante il volo dall'Egitto, ha risposto alla domanda dei giornalisti se della vicenda avesse parlato col presidente Al-Sisi. "La Santa Sede si è mossa - ha detto -, non dirò come e dove, ma ci siamo mossi". Del colloquio con Al-Sisi ha invece detto che "era privato, e per rispetto si deve mantenere la riservatezza. E' riservato". "Generalmente, quando parlo con un capo di Stato in dialogo privato, quello rimane privato - ha spiegato il Pontefice -. A meno che, di comune accordo, su un certo punto si decide di renderlo pubblico". In Egitto, ha aggiunto "ho avuto quattro dialoghi, col grande imam di Al-Azhar, col presidente Al-Sisi, col patriarca copto ortodosso Tawadros e col patriarca copto cattolico Ibrahim. Credo che sia privato - ha concluso - e per rispetto si deve mantenere la riservatezza. E' riservato"."Generalmente, quando parlo con un capo di Stato in dialogo privato, quello rimane privato - ha spiegato il Pontefice -. A meno che, di comune accordo, su un certo punto si decide di renderlo pubblico". In Egitto, ha aggiunto "ho avuto quattro dialoghi, col grande imam di Al-Azhar, col presidente Al-Sisi, col patriarca copto ortodosso Tawadros e col patriarca copto cattolico Ibrahim. Credo che sia privato - ha concluso - e per rispetto si deve mantenere la riservatezza. E' riservato".
"Ciò che è stato esaminato in questo incontro è quello che è stato pubblicato ieri nel comunicato ufficiale della presidenza" aveva invece dichiarato all'ANSA il portavoce della presidenza egiziana, ambasciatore Alaa Youssef, rispondendo alla domanda se nel colloquio tra papa Francesco e il presidente egiziano Abdel Fattah Al Sisi al Cairo sia stato affrontato il caso di Giulio Regeni. Il comunicato emesso ieri dalla presidenza non cita mai Regeni né questioni italiane. Il portavoce non ha voluto aggiungere altro. Il comunicato, meno di 400 parole nella versione inglese, riferisce fra l'altro dell' "apprezzamento" di Sisi per le "posizioni internazionali" del Papa "basate su valori e principi spirituali e umani". "Papa Francesco ha espresso la propria gioia di visitare l'Egitto" e ha "affermato l'importante ruolo" che il Paese "svolge in Medio Oriente".
"Il Papa ha elogiato gli sforzi dell'Egitto per realizzare prosperità e pace", è scritto nel comunicato. Nel riferire che "il presidente Al Sisi ha passato in rassegna una serie di questioni nazionali", la nota cita "la lotta contro estremismo e terrorismo" e la disponibilità dell'Egitto ad "assumere il proprio ruolo di modello per un islam moderato". "Il presidente ha enfatizzato che i cristiani egiziani sono parte integrante della costruzione nazionale egiziana e che lo Stato tratta tutti gli egiziani sulla base della cittadinanza e dei diritti costituzionali e legali", scrive fra l'altro il comunicato. Anche nel testo del discorso pronunciato ieri da Sisi non si fa alcun esplicito riferimento a questioni "italiane".