A una settimana dalla strage della Rambla, che ha rivendicato, l'Isis ha rivolto in un video - il primo in spagnolo - diffuso in rete nuove minacce alla Spagna affermando che "con il permesso di Allah, Al Andalus tornerà ad essere quello che fu, terra di califfato". Nelle immagini il gruppo terrorista minaccia i "cristiani spagnoli" e afferma che vendicherà "il sangue dei musulmani versato dall'inquisizione spagnola". Nel video due terroristi identificati come "Al Qurtubi" e "Qbusalman Al Andalus", , riferisce La Vanguardia, lanciano diverse minacce contro la Spagna affermando fra l'altro: "non vi lasceremo in pace, mai!". Il breve filmato mostra anche immagini della strage della Rambla e della successiva manifestazione di ripulsa su Plaza Catalunya con re Felipe VI, il premier Mariano Rajoy e il presidente catalano Carles Puigdemont. Il video si conclude sull'immagine di Younes Abouyaaqoub, il killer della Rambla in fuga ucciso lunedì dalla polizia catalana.
Gip avvertì rischi attentato dopo esplosione covo - Durante il primo sopralluogo nella casa di Alcanar - poi risultata il covo della cellula di Ripoll - distrutta da un'esplosione molto violenta il 16 agosto, allora considerata dai Mossos d'Esuadra dovuta a una fuga di gas, il gip Sonia Nuez Rivera vedendo le decine di bombole avvertì gli agenti catalani che "potevano servire per un attentato" riferisce Abc. La risposta degli agenti fu: "Non esageri dottoressa". L'operato della polizia spagnola, e in particolare di quella catalana, è ora oggetto di numerose critiche. La polizia catalana ha formalmente identificato il secondo terrorista islamico morto nell'esplosione del covo di Alcanar, confermando che si tratta di Yusef Aalla. Nell'esplosione è stato ucciso anche il capo della cellula, l'imam di Ripoll Abdelbaqui Es Satty, ed è stato ferito Mohamed Houli Chemlal, che ora collabora con gli inquirenti. Due fratelli di Aalla sono accusati dalla polizia di avere fatto parte della cellula: Said, ucciso a Cambrils, e Mohamed, arrestato e poi rimesso in libertà provvisoria. Un secondo arrestato per gli attentati di Barcellona e Cambrils, Salh El Karib, 34 anni, è stato rimesso in libertà provvisoria oggi, con l'obbligo di presentarsi ogni settimana davanti al tribunale, dal giudice della Audiencia Nacional di Madrid Fernando Andreu. Mercoledì era già stato rimesso in libertà provvisoria, con lo stesso obbligo di presentarsi ogni settimana in tribunale, un altro dei quattro detenuti nell'inchiesta sulle stragi, Mohamed Aalla, fratello di due terroristi morti. Ai due è stato ritirato il passaporto. El Karib, proprietario di un 'locutorio' (così si chiamano gli internet point in Spagna) a Ripoll nel quale sono stati comprati biglietti per i viaggi a Bruxelles dell'imam Abdelbaki es Saty, il capo della cellula terrorista, è stato rimesso in libertà perché secondo il giudice gli indizi raccolti nei suoi confronti "non consentono di stabilire con la necessaria certezza l'esistenza di elementi sufficientemente solidi per adottare una misura della gravità ed eccezionalità della prigione preventiva". Rimangono ora in carcere Mohamed Houli Chemlal, ferito nell'esplosione che ha distrutto il covo di Alcanar la notte del 16 agosto, e Driss Oubakir, fratello di Moussa, uno dei terroristi abbattuti a Cambrils.
Tutto pronto a Legnano per funerale Gulotta - È tutto pronto a Legnano (Milano) per il funerale di Bruno Gulotta, ucciso nell'attentato terroristico di Barcellona. Sulle vetrine dei negozi sono apparsi i cartelli che spiegano la chiusura per lutto cittadino in occasione della cerimonia funebre. La camera ardente, che era stata allestita nella sala degli stemmi del Comune, è stata chiusa prima delle 10. La bara, avvolta nella bandiera tricolore, è stata trasportata nella basilica di San Magno per la cerimonia officiata dal vescovo ausiliare di Milano Franco Agnesi, mentre l'omelia sarà pronunciata da monsignor Angelo Cairati, parroco di San Magno. Ai lati della bara sono posizionate le corone inviate dal Consiglio dei Ministri e dal Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, mentre sulla bara è stata sistemata una fotografia in bianco e nero di Bruno che sorride. Davanti una composizione di fiori bianchi e una singola rosa rossa. Sulla facciata della chiesa è stata sistemata la scritta 'Bruno Gulotta 35 anni'. Sul piazzale sono anche presenti i volontari della protezione civile per dare informazioni e aiutare a gestire la situazione.
Città spagnole blindano zone affollate - Le principali città spagnole, e molte località turistiche, hanno blindato negli ultimi giorni le zone con maggiore affluenza di folla, all'indomani degli attentati di Barcellona e Cambrils. Madrid è stata la prima, il giorno successivo, a disporre fioriere in cemento armato e altri ostacoli attorno a Puerta del Sol e a Calle Preciados, continuamente invase da cittadini e turisti. Barcelona l'ultima, ha deciso ieri di porre "ostacoli mobili" attorno ai luoghi più frequentati dai turisti e di rafforzare la sicurezza nelle vie della città. Il sindaco Ada Colau è stata molto criticata per l'assenza di protezioni sulla Rambla. Barriere di protezione che impediscono l'accesso ai veicoli circondano ora le zone attorno ad alcuni dei monumenti più celebri del paese, come la Cattedrale di Santiago de Compostela o l' Alcazar a Siviglia.