Il gelo che non molla la presa e che fa la prime vittime, un senzatetto morto assiderato sotto i portici di un palazzo a due passi dalla stazione di Milano e un irlandese che viveva in una roulotte sulla costa ferrarese. Una nevicata storica che a Napoli non si vedeva da 60 anni, le scuole chiuse in decine di comuni di almeno sette regioni, i treni ancora a rilento: l'Italia fatica ad uscire dal grande caos provocato dall'arrivo di Burian e già deve fare i conti con una nuova perturbazione che promette giovedì altre nevicate. Il blocco pressoché totale sulla linea ferroviaria ha lasciato il segno: "mai più fatti simili" ha promesso il ministro delle Infrastrutture Graziano Delrio dopo aver ricevuto dai vertici di Fs e Rfi il piano di investimenti che punta ad un potenziamento di Termini.
Anche perché il disastro di lunedì si è trasformato ieri in un lungo elenco di disservizi, cancellazioni e disagi per migliaia di utenti. Chi da Milano doveva raggiungere il sud Italia si è trovato, nonostante il biglietto in tasca, a dover affrontare lunghe file alle biglietterie in stazione, spesso senza risultato visto che tutti i treni erano già pieni. In attesa che l'inchiesta ministeriale chiarisca dunque perché, nonostante gli annunciati piani neve, il sistema antighiaccio degli scambi non abbia funzionato e le famigerate 'scaldiglie' siano andate in tilt per 10 centimetri di neve, il Codacons ha già presentato un esposto a tutte le procure italiane, chiedendo ai magistrati di indagare per interruzione di pubblico servizio. I ritardi sono stati comunque molto più contenuti rispetto a ieri ma se la situazione nel nodo di Roma - con tutti i treni ad alta velocità deviati sulla stazione Tiburtina - si è andata via via risolvendo, i problemi stavolta si sono registrati su quello di Napoli e sulla linea adriatica Ancona-Bari. Almeno 55 convogli dell'alta velocità, tra quelli di Trenitalia e quelli di Italo, sono stati cancellati: alcuni sulle tratte Roma-Torino e Roma-Venezia; la maggior parte sulla direttrice Milano-Napoli. Proprio il capoluogo campano ha vissuto una giornata difficile e storica.
La nevicata - per ritrovarne una così intensa bisogna risalire al 1956 - ha imbiancato tutto il golfo, comprese Ischia e Capri, e ha mandato in tilt l'intero sistema cittadino: bus e metro fermi, pesanti disagi nella zona ospedaliera che si trova nella parte alta della città, con anche le ambulanze bloccate, traffico sospeso all'aeroporto di Capodichino. Il sindaco Luigi De Magistris ha chiuso le scuole anche per la giornata di oggi e polemizzato con la Protezione Civile regionale: "le previsioni meteo non hanno funzionato e ci hanno fuorviato. Avevamo avuto indicazioni rassicuranti, non c'era alcun indicatore tale da far emettere qualsiasi tipo di provvedimento".
La neve e l'ondata di gelo sul territorio campano, gli ha risposto la Protezione Civile, "erano prevista con abbondante anticipo". Così come erano preventivate le nevicate sulle altre aree del centrosud Italia: dalle zone interne dell'Abruzzo alle Marche, dalla Puglia alla Basilicata fino ai rilievi della Calabria. Neve e problemi anche nelle zone terremotate del centro Italia dove diversi sfollati nelle casette parlano di tubature gelate e tetti dai quali entra umidità. Completamente diversa la situazione al nord, dove le temperature sono ulteriormente scese rispetto a lunedì: -36 sul monte Rosa e sul Bianco, -29 in Val di Susa, -25 a Fusine, in provincia di Udine, -23 a Piz la Ila, in val Badia. La città più fredde, con -8 gradi di minima, sono state Parma, Arezzo, L'Aquila e Campobasso. Milano ha fatto segnare invece un -4, sufficiente ad uccidere un senzatetto di 47 anni. La sua storia è uguale a quella di tanti altri disperati come lui: nell'altra vita 'il Max', così lo chiamavano i suoi compagni di strada, era stato uno chef in alberghi e ristoranti. Poi la separazione, la depressione, l'alcol. E infine i portici dove l'hanno trovato i volontari che più volte gli avevano offerto un riparo in una delle strutture d'accoglienza cittadine.
LA GIORNATA DI LUNEDI' TRA LA NEVE A ROMA E IL CAOS TRASPORTI