L'annuncio della
resurrezione vuole smuoverci, vincere la nostra inerzia, il
nostro silenzio. "E in mezzo ai nostri silenzi, quando tacciamo
in modo così schiacciante, allora le pietre cominciano a
gridare". Lo ha detto il Papa nell'omelia sottolineando che "la
tomba vuota vuole sfidare, smuovere, interrogare, ma soprattutto
vuole incoraggiarci a credere e ad aver fiducia che Dio
'avviene' in qualsiasi situazione, in qualsiasi persona". "E' la
notte del silenzio - ha sottolineato ancora il pontefice - del
discepolo che si trova intirizzito e paralizzato, senza sapere
dove andare di fronte a tante situazioni dolorose che lo
opprimono e lo circondano. E' il discepolo di oggi - ha detto -,
ammutolito davanti a una realtà" che gli fa "credere che non si
può fare nulla per vincere tante ingiustizie che vivono nella
loro carne tanti nostri fratelli". Nella veglia il Papa ha
battezzato otto adulti, tra i quali un ragazzo nigeriano eroe
che aveva sventato una rapina.
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