Sono l'argentino Juan Martin Del Potro e il serbo Novak Djokovic i finalisti degli Us Open 2018. Nelle semifinali i due hanno avuto la meglio rispettivamente sul numero uno del mondo e campione in carica Rafa Nadal, costretto al ritiro per infortunio mentre era sotto di due set (7-6 6-2), e sul giapponese Kei Nishikori numero 21 del ranking, sconfitto per 6-3 6-4 6-2. Finale di altissimo livello dunque fra Del Potro, attualmente numero 3 del mondo, e l'ex re del tennis Djokovic vincitore a Wimbledon e ormai tornato alla condizione dei tempi migliori dopo il lungo stop per infortunio del 2017. Grande delusione, quasi uno choc, per Nadal che sperava di ripetere il trionfo dell'anno scorso e invece ha dovuto cedere le armi nel modo peggiore, cioè abbandonando il campo dolorante a un ginocchio. Per il campione spagnolo non è stato facile gettare la spugna, "odio ritirarmi - ha ammesso dopo la gara - ma continuare con quel dolore sarebbe stato troppo difficile. Ho avuto alcuni problemi durante il torneo - ha spiegato Nadal - e sul 2 pari ho sentito dolore di nuovo al ginocchio, dicendolo subito al mio box. Poi ho aspettato per vedere se le cose potevano migliorare durante il match ma non è stato così. Potete immaginare quanto fosse difficile per me lasciare la partita prima che fosse finita. Ma a un certo punto devi prendere una decisione. Per me era dura continuare in quel modo, con così tanto dolore. Non era un match di tennis alla fine: c'era un solo giocatore, l'altro stava in campo aldilà della rete. Ritirarsi è peggio che perdere". Il 32enne fuoriclasse maiorchino però resta fiducioso sul futuro: "E' ovviamente un momento difficile per me, è dura accettare di dover ritirarsi in uno Slam. Cerco comunque di rimanere ottimista considerando che è un problema che ho già avuto, dopo gli accertamenti e le visite cercheremo di valutare il da farsi e spero di recuperare quanto prima". Di tutt'altro umore naturalmente Del Potro, tornato agli Us Open dopo il successo ottenuto nel 2009: "Certo non è il modo migliore per vincere un match, mi piace affrontare Rafa, è il più grande combattente del nostro sport" ha detto l'argentino dopo il ritiro del rivale, che in carriera ha battuto ben dieci volte. "Sono dispiaciuto per Nadal, però ovviamente sono felice di essere in finale a New York". Entusiasta per il risultato anche Djokovic, che agli Us Open è di casa, visto che con quella del 2018 ha raggiunto l'ottava finale a New York (due le vittorie finora nel 2011 e 2015) e la 23ma nello Slam. "Ho dentro una grande felicità per essere di nuovo in finale qui - ha detto Djokovic - anche se forse solo riflettendoci a mente fredda più tardi realizzerò fino in fondo quel che ho ottenuto. Ho giocato con concentrazione e tanta intensità fin dall'inizio. Sono contento anche per il livello di gioco che ho espresso negli ultimi tre miei incontri. Tutti aspettavano le sfide con Federer e Nadal? Beh, capisco che Roger e Rafa siano i favoriti quando si parla di Slam, però non dimentichiamoci che Del Potro ha vinto qui nel 2009 e poi è stato a lungo fuori per gli infortuni ai polsi, ma noi sapevamo che come valore è sempre stato un top 5. E ora che ha ritrovato il suo miglior tennis lo sta dimostrando: non vedo l'ora di affrontarlo".