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Maltempo, tromba d'aria nel ragusano, un morto

Chiusa la strada provinciale che da Comiso porta a Chiaramonte Gulfi

Una tromba d'aria ha provocato la morte di un uomo di 53 anni a Modica (Ragusa). L'uomo uscito da casa sarebbe stato colpito in pieno dal violento vortice. La tromba d'aria ha interessato anche la zona del mercato ortofrutticolo di Comiso, vicino il rifornimento Lukoil. E' stata chiusa la strada provinciale, 7 che da Comiso porta a Chiaramonte Gulfi dopo che il materiale di copertura è volato dai tetti di alcune botteghe ed è finito sulla strada. Stanno lavorando vigili del fuoco, polizia e tecnici dei comuni. 

Una coppia di coniugi sessantenni è rimasta ferita stamane causa della tromba d'aria nella contrada di Frigintini a Modica (Ragusa).L'uomo è stato colpito da una porta che a causa del vento si è staccata. E' ricoverato all'Ospedale "Maggiore" di Modica con un trauma cranico. La moglie è stata trasportata al Giovanni Paolo II di Ragusa con varie contusioni.

"Un'ondata violentissima di maltempo sta interessando il nostro territorio già da diverse ore. Dalle prime notizie che mi giungono, purtroppo, c'è stata anche una vittima. Numerosissimi i danni ad abitazioni, aziende agricole e infrastrutture. Alberi caduti sulle stradi, muretti di contenimento crollati, case scoperchiate. Invito tutti a non uscire da casa se non strettamente necessario". Lo dice il sindaco di Modica (Ragusa) dove c'è stata una vittima colpita da una tromba d'aria. "Al momento tutte le nostre squadre di protezione civile - aggiunge - sono fuori, impegnate a rispondere alle decine di richieste di soccorso che ci arrivano in particolar modo dalle zone di Serrameta, Trebalate, Bosco, S.Elena e Frigintini. La tempistica non ci ha consentito di chiudere le scuole e ormai sarebbe controproducente chiuderle ora perché si creerebbe solo il caos per le strade cittadine che al momento servono libere per consentire il passaggio rapido dei mezzi di soccorso". La protezione civile ha reso noto che a Ragusa vi è pioggia intensa e grandine a Vittoria (Ragusa) vi sono precipitazioni intense e continue ed è stato attivato il presidio operativo territoriale e Coc. E' stata emanata l'ordinanza di chiusura scuole. A Monterosso Almo c'è un forte temporale con scariche elettriche. A Comiso chiusi scuole e uffici comunali tranne quelli di pronto intervento ed anagrafe.

"Ancora una volta, nel giro di pochi giorni, registriamo una vittima e diversi feriti, oltre a danni enormi, a causa di ben due trombe d'aria che si sono abbattute sul versante sudorientale dell'Isola. Il mio cordoglio, e quello della giunta regionale, ai familiari dell'uomo investito in pieno dalla furia del tornado a Modica, e all'intera comunità del Ragusano, dove più violenta è stata la furia del vento, assieme al territorio di Comiso". Così il presidente della Regione siciliana, Nello Musumeci. "Il maltempo, che sin da ieri ha interessato tutta la Sicilia, ha avuto pesantissime ricadute sulle coltivazioni, su edifici e strade di quasi tutte le province. Come più volte abbiamo ribadito, gli effetti del cambiamento climatico sono sempre più evidenti e vanno affrontati su un duplice piano: con interventi di contrasto al dissesto idrogeologico - azioni che attuiamo con l'impegno di tutte le risorse finanziarie disponibili sin dal 2018 - e con provvedimenti del governo nazionale che, da straordinari, devono diventare ordinari, al pari della non più eccezionale cadenza di questi eventi", conclude Musumeci. 

Nella notte a Ponte Sasso di Fano (Pesaro Urbino), sono esondati alcuni torrenti che hanno allagato delle abitazioni e fatto evacuare alcune famiglie. Sulla SS16 Adariatica l'acqua ha raggiunto i 70 cm che hanno bloccato o rallentato fortemente la circolazione stradale. Alcune auto sono state trascinate fuori strada. Sul posto almeno 20 vigili del fuoco, con rinforzi provenienti dalla Romagna. L'acqua ha cominciato a defluire lentamente. Attesa per oggi la conta dei danni. 

Resteranno chiuse, per oggi, tutte le scuole di ogni ordine e grado di Cerchiara di Calabria, comune della zona del Pollino in provincia di Cosenza. A disporlo è un'ordinanza del sindaco, Antonio Carlomagno, in seguito alle conseguenze del violento nubifragio abbattutosi nella serata di ieri sulla cittadina. I funzionari tecnici della struttura comunale stanno effettuando dei sopralluoghi su tutto il territorio, soprattutto nel centro storico, per verificare i danni subiti dalle infrastrutture e dalle aziende e fare una prima stima. "Fortunatamente non si registrano danni alle persone - ha scritto in un post il primo cittadino di Cerchiara, Antonio Carlomagno - e siamo certi che le istituzioni sovracomunali e la Protezione Civile, con.la quale siamo in costante contatto da ieri pomeriggio, ci aiuteranno a superare questa grave criticità. Ringrazio tutti coloro che sono stati e saranno vicini alla comunità di Cerchiara". 

Animali morti, orticoli ed in particolare carciofi distrutti, erbai a mollo, serre allagate, strade rurali e recinzioni divelte. E' il bilancio nelle campagne sarde dell'ondata di maltempo di questi giorni, denunciato dalla Coldiretti che chiede subito lo stato di calamità. "Oltre ai centri abitati - si legge in una nota - a pagare il prezzo più alto è ancora una volta l'agricoltura a causa di un clima sempre più tropicale. Nel giro di pochi giorni si è passati da un prolungato periodo di siccità, a una serie di bombe d'acqua che hanno fatto registrare in alcune zone del sud Sardegna un quarto delle medie annuali di pioggia. Sale il conto dei danni provocati all'agricoltura da un 2021 che fa segnare in Italia il record di eventi estremi da quando sono iniziate le rilevazioni. Ieri a pagare il prezzo più alto è stato il centro Sardegna nel comprensorio di Siniscola e in particolare a Lodè dove la furia dell'acqua ha travolto e ammazzato anche delle pecore, oltre a erbai, strade rurali e recinzioni. Danni anche nel Nord Sardegna, con la bomba d'acqua che ha colpito Monti, che ha coinvolto anche qualche strada rurale. Ma danni se ne sono registrati anche nel Sarrabus, nell'Oristanese e a macchia di leopardo anche in altri territori. Perdite che si sommano a quelle già pesanti di domenica scorsa che avevano interessato diverse serre e campi di carciofi della parte sud Orientale dell'Isola da Capoterra e Sarroch fino ai diversi Comuni del Sulcis". "La Regione Sardegna deve dichiarare lo stato di calamità naturale garantendo immediati ristori alle aziende agricole che hanno effettivamente subito danni - afferma il presidente regionale di Coldiretti, Battista Cualbu -. Interventi che per essere tali devono essere mirati e celeri, altrimenti si tratta di intenti e ulteriori perdite di tempo ed illusioni per le aziende agricole già martoriate dalle numerose calamità che si manifestano nel corso dell'anno". 

Terreni pronti per la semina ma completamente allagati, interi agrumeti sommersi di acqua, stalle e capannoni scoperchiati e strade per raggiungere le aziende totalmente impraticabili. E' quanto emerge dal monitoraggio in Sicilia dalla Coldiretti che denuncia "danni incalcolabili nell'Isola dove in un solo giorno si sono abbattuti ben 7 eventi meteo estremi tra grandinate, nubifragi e trombe d'aria che hanno provocata purtroppo anche una vittima". "Molte aziende non possono essere raggiunte per le grandi difficoltà della viabilità per cui è ancora impossibile fare una verifica dello stato delle produzioni agricole", sottolinea la Coldiretti, che è "impegnata a sostenere le imprese in difficoltà". "Dopo l'emergenza serve avviare immediatamente la ricognizione dei danni per delimitare le zone colpite e dichiarare lo stato di calamità naturale" chiede la Coldiretti nel sottolineare che bisogna però soprattutto ripensare a una tutela strutturale del territorio che garantisca una manutenzione continua di tutti i torrenti e corsi d'acqua. 

Sono ripresi alle prime ore del mattino gli interventi di Vigili del fuoco, Protezione civile e volontari in Baronia, nella Sardegna centrale, per rimuovere i detriti e prosciugare dall'acqua abitazioni e attività commerciali dopo la bomba d'acqua che ieri sera si è abbattuata nel territorio di Siniscola, in particolare nella frazione di La Caletta. Oltre a Siniscola, oggi scuole chiuse anche a Posada, Torpè e Lodè. Tutti e quattro i Comuni hanno riunito i Coc e procedono nella gestione dell'emergenza in stretto raccordo con la Prefettura di Nuoro. La situazione questa mattina sta lentamente migliorando: sono state riaperte le strade che da Posada portano a La Caletta e a Siniscola, mentre sono ancora chiuse le due strade che da Siniscola vanno a La Caletta. "Tuttavia - spiega all'ANSA il sindaco di Siniscola, Gian Luigi Farris - nessuno ha passato la notte fuori casa. Stiamo lavorando per tornare alla normalità e stiamo monitorando la situazione minuto per minuto pronti a intervenire in qualunque momento". Scongiurato anche il pericolo esondazione della diga Maccheronis, in un territorio già devastato dal Ciclone Cleopatra di otto anni fa, con una vittima a Torpè. "L'altezza dell'invaso è di 37 metri equivalenti a 11 milioni di mq d'acqua - spiega il presidente del Consorzio di Bonifica della Sardegna Centrale, Ambrogio Guiso - lontani dal livello massimo di 24 milioni quando l'invaso è pieno. Desidero tranquillizzare la popolazione a valle, per ora non esiste criticità. Monitoriamo 24 ore su 24 e siamo pronti nell intervenire in caso di necessità".

Anas, strade chiuse e disagi in Sicilia L'ondata di maltempo che ha investito la Sicilia continua a creare disagi alla circolazione lungo le strade statali maggiormente colpite dagli eventi meteo. L' Anas fa il punto della situazione spiegando che sul versante orientale dell'isola, per allagamenti del piano viabile sono chiuse le statali 114 "Orientale Sicula", dal km 137 al km 147, tra Melilli e Floridia, nel siracusano, la statale 124 "Siracusana" a Buscemi (SR), la statale 192 "Della Valle del Dittaino", dal km 19 al km 43, tra Catenanuova e Dittaino, nell'ennese. Chiuse inoltre le strade statali 193 "Di Augusta" al km 4,500 in direzione Augusta per allagamento e 115 "Sud Occidentale Sicula" a Noto (SR), per esondazione del torrente Tellaro. Sulla 114 è stata inoltre chiusa la passerella provvisoria sul fiume Agrò tra Sant'Alessio Siculo e Santa Teresa di Riva, nel messinese, mentre sulla statale 288 "Di Aidone" il traffico risulta rallentato al km 6 a Ramacca (Catania), in corrispondenza del torrente Sbardalasino, le cui acque minacciano la sede stradale. Sul versante occidentale, permangono le chiusure sulle statali 191 "Di Pietraperzia", a Mazzarino (CL), sulle statali 119 "Di Gibellina" e 188 "Centro Occidentale Sicula" nel trapanese, sulla statale 643 "Di Polizzi" tra Scillato e Polizzi Generosa, nel palermitano. È stato invece ripristinato il transito sulla statale 121 "Catanese" a Villaba (CL), chiusa questa mattina dal km 159 al km 164. Sulla rete autostradale Anas non segnala particolari criticità, ad eccezione della chiusura dello svincolo di Agira, sull'A19 "Palermo-Catania", chiuso in immissione in autostrada verso Catania. 

 

 

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