Ha toccato la banchina del porto di Ravenna la nave della ong SOS Mediterranée Ocean Viking con a bordo 113 migranti, accolta dal grido "Welcome to Italy" di alcuni attivisti di Mediterranea Saving Humans. Sono subito iniziate, a bordo, le prime operazioni sanitarie, poi i passeggeri verranno fatti sbarcare per tutti gli ulteriori controlli.
Sono presenti diversi esponenti dell'amministrazione locale tra cui il sindaco di Ravenna Michele De Pascale e 300 uomini e donne tra cui medici e sanitari, membri della Croce Rossa, vigili del fuoco e forze dell'ordine.
Il più giovane dei migranti a bordo ha appena 17 giorni. In tutto i neonati salvati sono tre, 34 i minori non accompagnati su 113 persone. Il più piccolo, spiega la ong in un post sui social, è figlio di una donna di 18 anni, uno dei quali trascorsi in Libia prima di scappare. "Nella sua breve vita, ha trascorso un giorno in mare dove sarebbe potuto morire da un momento all'altro. È assurdo sapere che le persone non hanno altra scelta se non rischiare la propria vita e quella dei propri figli per fuggire dalla Libia", dice Claire, addetta alla comunicazione a bordo.
Lungo circa 200 metri di banchina sono allestiti i diversi presidi riscaldati che li accoglieranno. Due tende del 118 per eventuali casi gravi, tre ambulatori di visita normale e due aree di attesa separate, una per i casi Covid e una per quelli non Covid.
Oltre alle tende di presidio medico si trovano aree per il supporto sociale, operatori e clown della Croce Rossa per i tanti minori in arrivo (sono 35 in tutto). Panettoni, latte, bevande calde, caffè, ma anche giocattoli e indumenti sono predisposti. Infine è pronta una zona per il riconoscimento e l'identificazione. Un primo controllo sanitario verrà comunque effettuato a bordo nave da tre medici della sanità marittima.
"Una nave di migranti qui a Ravenna è una novità - ha detto il prefetto - ma appena lo abbiamo saputo ci siamo messi in movimento ed è partita la macchina organizzativa. Quello che vedete qui è un miracolo di impegno, volontà e collaborazione da parte di tutti". Per l'accoglienza sono impegnati più di 300 unità tra parte sanitaria, Croce Rossa, medici, infermieri e personale del Comune di Ravenna. 100 gli uomini delle forze dell'ordine impiegati e 100 i volontari che si alterneranno sui vari turni.
Bonaccini: chi dice porti chiusi venga a vedere
"Le operazioni di sbarco stanno procedendo senza alcun problema. Il lavoro organizzativo messo in campo complessivamente è davvero straordinario, all'altezza dell'Emilia-Romagna, che si conferma ancora una volta terra di accoglienza e solidarietà". Così il presidente dell'Emilia-Romagna Stefano Bonaccini e l'assessore regionale al Welfare Igor Taruffi in merito all'arrivo, questa mattina al porto di Ravenna, dei 113 migranti a bordo della Ocean Viking. "Grazie al lavoro condiviso di questi giorni fra il ministro Piantedosi, il prefetto De Rosa, il sindaco De Pascale e tutto il sistema regionale, dalla Protezione civile all'Azienda sanitaria", proseguono. "Chi parla di porti chiusi dovrebbe venire a vedere da vicino queste persone, tra cui diversi bambini, scendere dall'Ocean. A questo proposito, va detto che la scelta di mandare qui a Ravenna una nave che era nel Mediterraneo, e quindi costringerla a tanti giorni di navigazione in più per raggiungere questo porto, vuol dire di fatto tenerla distante da dove c'è bisogno, e impedirle di salvare altre vite. Una decisione, questa - concludono presidente e assessore - che per noi non è condivisibile".
Il manifesto
Nella notte è stato appeso nell'area portuale di Ravenna, in zona terminal, uno striscione con la scritta "porti chiusi per città sicure" in concomitanza con l'arrivo in mattinata sullo scalo romagnolo della nave Ocean Viking con a bordo 113 migranti. A rivendicare il gesto in una nota, allegando una foto, è stato il Movimento Nazionale Romagna - La Rete dei Patrioti.