La notte del 16 giugno 1988 il fumettista Andrea Pazienza a soli 32 anni veniva trovato morto nella sua casa di Montepulciano.
Pazienza, uno dei grandi autori di narrativa illustrata, con le sue opere, ha descritto gli umori, i sapori, il linguaggio di un decennio di storia italiana. Dagli scontri dell'11 marzo a Bologna dove, anche senza essere coinvolto totalmente, con 'Pentothal' divenne profeta e testimone di quel settantasette tempestoso, agli anni ottanta dove, con 'Pompeo', Pazienza descrive con angosciante lucidita' il risultato di una lotta persa contro l'eroina.
Il giorno del funerale la madre suscitò intensa commozione ricordando i momenti di vita del figlio e rivelando il desiderio, più volte espresso, di essere sepolto sotto terra, accanto ad un albero
COME L'ANSA RACCONTO' LA MORTE DI ANDREA PAZIENZA
16 GIUGNO 1988
Andrea Pazienza, uno dei piu' geniali autori del fumetto italiano, e' morto questa notte improvvisamente nella sua casa di Montepulciano. Aveva 32 anni, non si conoscono ancora le cause del decesso. [...]
La vedova di Pazienza, Marianna Comandini, - che abitava nella villa acquistata dal disegnatore in localita' san bartolomeo - ha raccontato che il marito si e' chiuso nel bagno della loro abitazione la notte scorsa e, dopo circa venti minuti, e' stato trovato morto.
Andrea Pazienza e' stato un grande innovatore del fumetto, a lui si devono personaggi come Zanardi, Penthotal, Pompeo. Pazienza ha cominciato a disegnare molto giovane e la sua prima storia venne pubblicata dalla rivista ''Alter'' nel 1977. E' stato tra i fondatori del ''Male'' e di ''Frigidaire''. Attualmente, le sue storie e le sue vignette venivano pubblicate da ''Comic art'', ''Tango'', 'Llinus''.
La sua carriera si e' mossa senza barriere, tra pittura, illustrazione e fumetto. Tra le illustrazioni ricordiamo il manifesto per il film ''La citta' delle donne'' di Federico Fellini.