La musica come alternativa possibile alle scorciatoie che offre la criminalità. Il cantante e conduttore radiofonico Luca Barbarossa e il fondatore dell'associazione "Libera" don Luigi Ciotti uniscono le loro forze per rendere agibili e fruibili dalla collettività, e in particolare dai giovani, beni confiscati alla mafia nella Locride: si chiama "Radio DUEts Musica Libera" l'album, in uscita il 6 novembre su etichetta Margutta 86 e distribuito da Sony Music, che celebra i vent'anni di "Libera - Associazioni nomi e numeri contro le mafie" e devolve il ricavato delle vendite a favore della riqualificazione di beni confiscati in Calabria. Si tratta di un progetto discografico di Luca Barbarossa, in collaborazione con Rai Radio2, composto da 15 brani ricavati tra i numerosissimi duetti registrati dal cantautore e da artisti ospiti delle puntate di Radio2 Social Club, il programma radiofonico Rai in procinto di raggiungere il traguardo delle 500 puntate. Barbarossa si cimenta, in presa diretta, in interpretazioni a due con grandi artisti del gotha del panorama artistico italiano, come Francesco De Gregori, Giuliano Sangiorgi, Fiorella Mannoia, Alex Britti e Alessandro Mannarino, Gianni Morandi, Malika Ayane e altri ancora. Non mancano i duetti con due grandi cantautori recentemente scomparsi: Lucio Dalla e Franco Califano. "La musica dal vivo è uno dei punti di forza della trasmissione - ha spiegato Barbarossa - e alcuni duetti con artisti, che per me sono delle vere e proprie leggende, ci hanno talmente emozionato che ci è sembrato un patrimonio da fotografare e da fissare in un disco a scopo benefico". A lanciare il progetto, oltre alle presentazioni dell'album in tutta Italia (il 6 novembre alla libreria Feltrinelli in via Appia Nuova a Roma), un concerto-evento all'Auditorium della Conciliazione a Roma il 26 dicembre 2015.
Per Don Luigi Ciotti, "Radio DUEts Musica Libera" è "la saldatura tra l'etica e l'estetica, tra il bene e il bello". La musica, ha detto, "è movimento, riflessione, emozione, un modo per conoscere e per conoscersi: con questo progetto diamo delle speranze ai giovani attraverso la musica". "Non dimentichiamo - ha aggiunto infine il fondatore di Libera - che il primo grande spartito è la nostra Costituzione: bisogna farlo diventare sempre di più cultura e costume perché ci ricorda di prenderci la nostra parte di responsabilità".