- Orfani del produttore De Laurentiis, Christian De Sica e Neri Parenti tornano al cinepanettone doc, quello esotico, pura farsa, e alla prima stampa si ride. Vacanze ai Caraibi, in sala dal 16 dicembre con Medusa in oltre 600 copie, insomma sembra funzionare con i suoi personaggi pop animati dalle loro inevitabili passioni. Ovvero con De Sica e Massimo Ghini, milionari senza soldi, Angela Finocchiaro, moglie isterico-ingenua, Luca Argentero filologo, ma erotomane con Ilaria Spada e, infine, con Dario Bandiera technological addicted. Questa la storia. Mario (Christian De Sica) scopre che la sua giovane figlia, studiosa di pesci luna, intende sposare un non più giovane signore, Ottavio (Massimo Ghini) che vive ai Caraibi proprio come la ragazza. Mario non è d'accordo, come d'altronde la moglie (Angela Finocchiaro), ma tutto cambia quando scopre che Ottavio è non solo vecchio, ma anche molto ricco e potrebbe risolvere i suoi problemi finanziari. Mario è infatti indebitato fino al collo, e questo a insaputa della moglie. C'è poi nel film la coppia composta da Fausto (Argentero), filologo, vegetariano, eremita per vocazione e Claudia (Spada), borgatara, carnivora e casinara. Sono entrambi sposati, ma quando si incontrano su una nave da Crociera verso i Caraibi scatta il sesso sfrenato ogni volta che si vedono. Infine, c'è Adriano Fiore (Bandiera), technological addicted, uno che non sa vivere senza cellulare, social network e 'campo'. Uno che fa solo sesso virtuale e che quando si commuove dice: 'mi skype da piangere'. Scena cult del film, quella che vede De Sica e Ghini rapiti e chiusi nel cofano di una Continental nera. E questo dopo aver mangiato una torta a base di fagioli che non manca di fare i suoi rumorosi effetti. "Questo film nasce - spiega Parenti - a Roma in un bar di Prati dove ho incontrato Marco Martani e Fausto Brizzi (co-sceneggiatori di 'Natale ai Caraibi' come di altri cinepanettoni firmati dal regista toscano) e ci siamo detti: perché non tornare alla vecchia squadra? Volevamo rifare la farsa abbandonando la commedia sofisticata". "Erano due anni che non facevo un film di Natale - dice invece De Sica - e così ho subito accettato. Anche a me piaceva tornare a una farsa tutta da ridere. Speriamo che il film di Lillo e Greg vada male (ovvero 'Natale col Boss' del suo ex produttore, Aurelio De Laurentiis da cui ha divorziato due anni fa non senza polemiche). Ovviamente scherzo - aggiunge l'attore -. Spero che tutti i film italiani vadano bene". Neri Parenti alla fine un sassolino dalla scarpa se lo toglie, sempre parlando del doloroso 'divorzio' con la Filmauro di De Laurentiis con cui si troverà in diretta concorrenza quest'anno con Natale con il boss. A chi gli chiede perché non si sia più fatto negli ultimi anni un cinepanettone come appunto Natale ai Caraibi, replica il regista toscano: "E' una domanda che andrebbe fatta ad Aurelio De Laurentiis e non a me. Il fatto è che a un certo momento Aurelio ha considerato che non ci fossero i giusti ricavi rispetto ai costi. Insomma che si incassava di meno e così si è liberato da location esotiche e alla fine ha deciso di liberarsi anche di noi". Un soddisfatto Giampaolo (rpt. Giampaolo)Letta di Medusa dice infine la sua su questa operazione che potrebbe dare filo da torcere al film natalizio Filmauro: '"Forse il cinepanettone è stato dato per spacciato troppo prematuramente, ma è anche vero che non era più fatto come quelli di una volta".