"Anche nella sua normalità, una donna è sempre straordinaria": parte da questa convinzione 'La forza delle donne', il recital di Roberto Vecchioni e sua moglie Daria Colombo. Poeta e sognatore lui, scrittrice e attivista lei, sposi da 30 anni, tre figli insieme, per la prima volta i coniugi Vecchioni dividono anche il palco.
La singolare anteprima dello spettacolo, che prende le mosse dal romanzo di Daria Colombo 'Alla nostra età, con la nostra bellezza' (Rizzoli), è ospitata oggi dalla Camera dei Deputati nella Sala Regina. "Ringraziamo la presidente Laura Boldrini per questa opportunità e per la sua sensibilità verso i temi che riguardano le donne", dicono all'unisono. "Quando l'ho saputo mi tremavano gambe, anche perché non si tratta di uno spettacolo già rodato. Esordire qui - confessa Daria Colombo durante l'allestimento della sala - mette una certa soggezione".
Per introdurre il recital è stata scelta una voce d'eccezione fuori campo, quella di Emma Bonino. "Una voce riconoscibilissima e un emblema per tutte noi donne per quello che ha fatto e per quello che sta ancora facendo", spiega ancora Daria.
Il seme di questo spettacolo a quattro mani è stato gettato già 30 anni fa. "Di fatto abbiamo sempre lavorato insieme. Lei è la mia eminenza grigia", racconta Vecchioni, che alla moglie ha dedicato più canzoni e anche la vittoria del Festival di Sanremo nel 2011 con la ispiratissima 'Chiamami ancora amore'.
'La forza delle donne' celebra il coraggio e la sensibilità delle donne comuni e non di figure epiche. Come nel romanzo di Daria Colombo, la femminilità fa rima con quotidianità e capacità di prendere la vita per il verso giusto. "Quando cantavo 'Voglio una donna con la gonna' molti non capivano che si trattava di una provocazione. Il senso di quella canzone - sorride Vecchioni - era nel finale in cui dicevo che una donna deve rimanere tale e non scimmiottare i maschi. La cosa peggiore è dover imitare un uomo per poter essere qualcuno. Loro hanno sempre una marcia in più, non lo dico per piaggeria. Nella mia vita - aggiunge il cantautore - ho imparato di più da una donna che da mille uomini".
In un momento in cui il dibattito sui diritti civili e su temi controversi come l'utero in affitto è particolarmente acceso, "dobbiamo mantenere le nostre prerogative, ma avendo realmente le stesse opportunità che hanno gli uomini", sottolinea lei. Nei momenti di crisi "i diritti sono più a rischio", continua la scrittrice, che fu tra i promotori del movimento dei Girotondi. "Quando non si riesce a far quadrare il bilancio, le donne rinunciano alla babysitter, perdono il lavoro, assistono gli anziani. Ci vanno di mezzo sempre loro per prime - osserva - e la mentalità sembra regredire nel tempo".
Per tutti questi motivi "oggi festeggiare l'8 marzo ha senso più che mai".
Alle letture di passi nati dalla penna della moglie, Vecchioni aggiunge un contrappunto musicale attraverso le canzoni del suo ricchissimo repertorio (dal manifesto 'Il cielo capovolto' a brani come 'Figlia' e 'Velasquez') e rende omaggio anche alla penna di un collega, Enrico Ruggeri, interpretando la sua 'Quello che le donne non dicono'. Dopo l'anteprima alla Camera, alla vigilia dell'8 marzo, 'La forza delle donne' andrà in scena il 24 marzo al Teatro Elfo Puccini di Milano e il 31 marzo all'Auditorium Parco della Musica (Sala Petrassi) di Roma. Con Daria e Roberto, sul palco anche Ilaria Biagini al pianoforte e al flauto. La regia è di Velia Mantegazza. I proventi dello spettacolo, non a scopo di lucro, prodotto dalla D.M. Produzioni di Danilo Mancuso, andranno ad Onda, Osservatorio nazionale sulla salute della donna, e alla Casa di Accoglienza delle Donne Maltrattate di Milano.