È morto Giorgio Albertazzi, l'ultimo imperatore del teatro italiano. L'attore, 92 anni, era nato a Fiesole il 20 agosto 1923. La sua ultima apparizione era stata ne "Il mercante di Venezia".
Giorgio Albertazzi è morto stamani "nella tenuta della famiglia in Maremma". Da tempo "era sofferente e il suo cuore ha smesso di battere alle 9", ha reso noto la stessa famiglia annunciando la scomparsa del "più grande attore italiano". Vicina fino all'ultimo istante "con amore - si legge nella nota - la moglie Pia Tolomei di Lippa sposata davanti a Valter Veltroni nel 2007 nella chiesetta sconsacrata di Caracalla quando lui aveva 84 anni e lei 48". Giorgio Albertazzi era nato a Fiesole, cresciuto a Ponte a Mensola, nella villa I Tatti residenza dello storico dell'arte Bernard Berenson. E' stato regista, sceneggiatore, traduttore e riduttore di romanzi per la televisione e autore teatrale.
Addio ad Albertazzi, ultimo imperatore del teatro LEGGI
Giorgio Albertazzi era stato fino a pochi mesi fa in tournèe con le Memorie di Adriano e il suo ultimo sogno sarebbe stato mettere in scena Giulietta e Romeo interpretato da due vecchi attori, con Valeria Valeri.
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Mattarella, un maestro per generazioni di attori - "Con Giorgio Albertazzi scompare uno dei massimi interpreti del teatro e del cinema italiano contemporaneo. Attore versatile e innovativo, ha saputo unire nella sua lunga carriera tradizione e modernità. Le sue interpretazioni dei grandi classici restano una pietra miliare nella storia dello spettacolo. Albertazzi, che ha dedicato al teatro l'intera esistenza, è stato punto di riferimento e maestro per generazioni di attori e registi": così il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, in una dichiarazione diffusa dall'ufficio stampa del Quirinale.
Renzi grande italiano, classico e controcorrente - "E' mancato un grande italiano, che ha fatto la storia del teatro e parzialmente del cinema, Giorgio Albertazzi. Vorrei che arrivasse un messaggio di affetto a questo artista che è stato contemporaneamente classico e controcorrente". Lo ha detto il premier Matteo Renzi, ricordando la figura di Giorgio Albertazzi, durante la cerimonia di inaugurazione della 15/ma Biennale Architettura.
Le memorie di Adriano - Albertazzi a Cerveteri il 23 Agosto 2015
L'omaggio di Aldo, Giovanni e Giacomo in 'Chiedimi se sono felice'
Proietti, dirigerlo come suonare uno Stradivari - ''Era il più grande attore italiano. Il pubblico lo sapeva benissimo e forse anche lui era cosciente del compito di essere l'ultimo dei grandi. Ma sempre con la voglia di sperimentare, di non essere mai ovvio''. Così Gigi Proietti commenta con l'ANSA la notizia della scomparsa di Giorgio Albertazzi, il grande mattatore del teatro italiano. Pur diversissimi, i due hanno incrociato le proprie strade più volte, sempre nel segno di Shakespeare. La prima, nel 2001, per un ''Falstaff'' di cui Proietti firmò la regia. ''Dirigere Albertazzi? Era come suonare uno Stradivari - dice - Non bisognava certo dirgli come affrontare le battute. Anche se in realtà era talmente grande che un consiglio lo poteva anche seguire''. Poi negli anni Albertazzi è stato anche in cartellone nella stagione estiva del Globe Theatre di Villa Borghese, di cui Proietti è direttore. ''Un teatro popolare, senza palchetti, di cui però Albertazzi, nella sua voglia di sperimentare, era molto affascinato - racconta ancora il regista - Portò uno straordinario Prospero ne La Tempesta e Giulio Cesare. Il fatto che fosse disponibile anche per un'operazione più caratteristica, in cartelloni dove solitamente non compaiono grandi nomi, era un segno della sua curiosità nobile. In questa stagione troveremo il modo per ricordarlo''.
Franceschini, addio a grande maestro del '900 - "Addio a Giorgio Albertazzi un grande maestro del nostro teatro, un attore amato dal pubblico, che ha calcato i palcoscenici fino alla fine". Così il ministro dei beni e delle attività culturali e del turismo, Dario Franceschini che aggiunge: "Con lui perdiamo un pilastro della storia del teatro del novecento".
Fiorentina ricorda commossa grande tifoso viola - Un grande artista e pure un grande tifoso viola. Così la Fiorentina calcio ricorda "commossa" Giorgio Albertazzi, unendosi al cordoglio per la sua scomparsa. "Albertazzi - così la società - era una delle più importanti figure del teatro italiano del Novecento, fiorentino e grande tifoso viola". Era "un artista a 360 gradi, attore, regista, scrittore, la sua scomparsa lascia un vuoto incolmabile nel mondo della cultura italiana. La società gigliata lo ricorda commossa e invia le più sentite condoglianze alla famiglia del maestro".