'Assenza', aberrazioni cromatiche negli scatti di Marassi
Alla scoperta di nuovi fotografi, la prima personale dell'artista romano
(di Martino Iannone)
"Assenza" è la prima personale del fotografo Marco Marassi che espone dal 7 maggio presso la Tevere Art Gallery di Roma. La direzione artistica è dello stampatore Luciano Corvaglia.
Marassi espone 21 foto realizzate con varie tecniche che vanno dalla diapositiva al digitale, utilizzando consapevolmente materiale fotografico di bassa qualità, giocando con aberrazioni cromatiche, al fine di consegnare alle sue opere delle atmosfere vaghe e oniriche.
"La fotografia di Marassi - riporta la nota degli organizzatori - ha la potenza dei figurativi che cercano un significato e un’emozione nella stessa evidenza realistica della fotografia. L’astrazione è una conseguenza, non un fine. I paesaggi che ritrae - e su cui si concentra la sua produzione - sono immobili e malinconici come quelli di Hopper: perfettamente centrati, simmetrici, la linea dell’orizzonte che divide equamente cielo e terra. Paesaggi dove la figura umana è assente e tale assenza è lasciata deflagrare, permettendo agli oggetti di prendere un senso e un respiro, di assurgere a simbolo. Ed ecco che anche una semplice barca tirata in secca diventa l’emblema di una condizione dell’anima, di un insopprimibile senso di vuoto e di resa".
Firma la presentazione del catalogo della mostra lo scrittore Luca Pellegrini.
Classe 1975 Marassi nasce a Roma dove vive e lavora. Inizia come autodidatta per poi perfezionarsi presso la scuola di Arti e Mestieri Ettore Rolli, dove studia Fotografia. Tra le varie mostre e riconoscimenti, nel 2012 espone al Macro di Roma come finalista del preimo d'arte contemporanea Adrenalina, nel 2014 presso l'Arsenale di Venezia come finalista del premio Arte Laguna, nel 2014 è tra i 6 vincitori del premio Warsteiner nell'ambito dell'Affordable Art Fair di Milano. (martino.iannone@ansa.it)