(ANSA) - Un giovane a cavallo e' avvinto da un drago. Pare una lotta mortale. E' la gigantesca scultura in bronzo collocata all'esterno della riva di Palazzo Grassi, sul canal Grande, a Venezia, unico segno, al momento, della mostra avvolta dal mistero di Damien Hirst, negli spazi espositivi della Pinault Collection. La scultura, alta quasi otto metri e posta su un basamento che richiama la pietra d'istria del palazzo, e' stata sistemata nella notte, mentre nei prossimi giorni dovrebbe essere posta almeno un'altra scultura all'esterno di Punta della Dogana, l'altra sede lagunare della collezione del magnate francese. Il 'sipario' su una esposizione a cui la star britannica sta lavorando da una decina d'anni sara' alzato ufficialmente il 9 aprile - con ingresso gratuito per i residenti a Venezia - quando si apriranno le porte di Palazzo Grassi e di Punta della Dogana che per la prima volta accoglieranno le opere di un'unico artista. L'inaugurazione e' prevista l'8 aprile. Il percorso espositivo, con circa 200 opere tutte inedite, si snodera' come una sorta di unicum tra le due sedi e, a detta degli esperti, sara' un momento fondamentale nella carriera di un artista che ha raggiunto una notorieta' planetaria con squali e pecore squartati in formaldeide. Un'artista che a un certo punto aveva deciso, il 15 settembre 2008 (giorno del crack di Lehman Brothers), di invadere il mercato con i suo lavori posti direttamente all'asta da Sotheby's , bypassando i canali consueti del 'sistema' dell'arte, con un incasso di circa 200 milioni di dollari. Una scelta che avrebbe fatto storcere il naso, a detta dei beni informati, a qualche collezionista che conta visto anche il calo successivo dei prezzi delle opere. I contenuti della mostra lagunare, curata da Elena Geuna e sotto l'ala di uno dei maggiori collezionisti al mondo d'arte contemporanea, Francois Pinault, intitolata "Treasures from the Wreck of Unbelievable" (Tesori dal naufragio dell'Incredibile"), sono ancora avvolti dalla parola "mistero" - termine caro a Hirst che nei lunghi soggiorni veneziani avrebbe piu' volte usato e c'e' chi dice che la citta' d'acquaha dato in qualche modo un tocco in piu' al progetto globale - ma secondo una anticipazione del New York Times di due mesi fa il progetto assomiglia "a tesori incrostati di coralli che sembrano riemersi dal fondo del mare come fossili della citta' perduta di Atlantide o da un viaggio del capitano Nemo". Si parla di lavori dai costi di produzione piuttosto alti e di un momento centrale per il rilancio di Hirst nella sfera dei sommi del contemporaneo. Al momento, quel poco che si sa e' che la scultura all'estero di Palazzo Grassi si intitola "The Fate of a Banished Man (Rearing)" (Il destino di un uomo esiliato).