L'allerta terrorismo in Italia sale e l'ospite più illustre della galleria dell'Accademia di Firenze, il David di Michelangelo, diventa 'sorvegliato speciale'. A rivelarlo, in un'intervista all'ANSA, è la direttrice del museo fiorentino, Cecilie Hollberg: "In seguito all'attacco in Spagna - spiega la direttrice - con il ministero dei Beni culturali ci siamo messi in allerta. Abbiamo già un ottimo sistema di misure di sicurezza, ma vista la situazione abbiamo deciso di incrementarle ancora".
A tal fine, la direttrice ha emanato un apposito ordine di servizio con indicazioni "perché il personale, in modo discreto, sorvegli maggiormente tutto quello che accade nel museo e nelle file antistanti l'ingresso"; non solo, ci sono "controlli più stringenti al metal detector, e abbiamo ristretto la gamma degli oggetti che le persone possono introdurre in galleria, come, ad esempio, bottiglie superiori al mezzo litro, nemmeno di plastica, e contenenti liquidi diversi dall'acqua". Per incrementare i livelli di protezione a tutela della casa del David, la direttrice ha chiesto aiuto pure alla Prefettura: "Ora la strada dove si affaccia la Galleria dell'Accademia è saldamente chiusa con una catena. Inoltre, sono state attivate altre misure, non visibili ad occhio nudo, delle quali non parlo per questioni, appunto, di sicurezza" aggiunge.
Certo, verso il meraviglioso ma fragile colosso michelangiolesco l'attenzione non è mai troppa. Più volte, nel corso della storia, il David è stato danneggiato: il più recente atto vandalico compiuto ai danni della celebre scultura avvenne nel 1991, quando un uomo mentalmente instabile, Piero Cannata, ne scheggiò un piede con una martellata. Nel corso dell'intervista all'ANSA Hollberg ha affrontato però anche temi diversi da quelli della sicurezza del museo. Tra questi, l'aumento del prezzo del biglietto, che, come è avvenuto recentemente nei vicini Uffizi, verrà ritoccato verso l'alto anche nella 'casa del David'. "Non avverrà per il momento - ha annunciato Hollberg - ma presto ciò verrà fatto: il prezzo attuale, 8 euro, è davvero ridicolo, per un museo come il nostro". L'idea, però, del prezzo 'stagionalizzato' adottato per gli Uffizi dal direttore Eike Schmidt, più consistente in alta stagione e meno in quella bassa, non piace alla direttrice: "Per noi questo modello non sarebbe utile - ha detto -, per questo sto pensando a metodi e modelli alternativi".
E presto potrebbe anche concretizzarsi un altro grande progetto lanciato dalla direttrice tedesca, quello di ampliare la Galleria, sempre più angusta, alla luce del crescente numero di visitatori: "L'adiacente Accademia delle Belle Arti si è resa disponibile a cedere alcuni spazi per consentirci di ampliare l'ingresso e dotare la galleria di un guardaroba, e magari pure un punto ristoro che ora manca. Questo consentirebbe di aprire altre uscite di sicurezza e di aumentare il numero delle persone che entrano in museo. Al momento consento l'ingresso a sole 600 persone per volta. Dunque ingrandirsi, per noi, è una necessità". L'altra parte dell'accordo prevede un impegno del museo a reperire 'spazi di compensazione' per quelli perduti in favore della scuola vicina di casa. Su questo, però, spiega Hollberg, i lavori sono ancora in corso.
