L'Oscar come miglior documentario va a "O.J.: Made in America". Battuto l'italiano Fuocoammare di Gianfranco Rosi.
Katherine G. Johnson, una delle scienziate afro-americane che hanno ispirato la realizzazione del film "Il diritto di contare" è salita sul palco in carrozzella, insieme alle attrici che hanno interpretato il film Taraji P. Henson, Octavia Spencer e Janelle Monáe, per consegnare il premio al miglior documentario a O. J. Made in America, che ha dunque battuto Fuocoammare di Gianfranco Rosi.
Gianfranco Rosi non vince, ma come aveva detto alla vigilia non vuole sentir parlare di delusione: ''Sono felicissimo di questo meraviglioso viaggio durato un anno. E' stato davvero incredibile. Il film documentario ha finalmente assunto un valore universale". Grazie a Pietro (Bartolo, il medico che da anni salva vite a Lampedusa ndr.), a Samuele (il bambino protagonista del film ndr), a Lampedusa e a tutti coloro ci hanno accompagnato in questo viaggio a partire dai produttori'', conclude Rosi. Il suo Fuocoammare è stato battuto da O.J, Simpson, an american story.
"Peccato per Fuocoammare, congratulazioni a Bertolazzi e Gregorini #Oscars2017 allo stile italiano", ha scritto il premier Paolo Gentiloni su Twitter.
Peccato per Fuocoammare, congratulazioni a Bertolazzi e Gregorini #Oscars2017 allo stile italiano
— Paolo Gentiloni (@PaoloGentiloni) 27 febbraio 2017