/ricerca/ansait/search.shtml?tag=
Mostra meno

Se hai scelto di non accettare i cookie di profilazione e tracciamento, puoi aderire all’abbonamento "Consentless" a un costo molto accessibile, oppure scegliere un altro abbonamento per accedere ad ANSA.it.

Ti invitiamo a leggere le Condizioni Generali di Servizio, la Cookie Policy e l'Informativa Privacy.

Puoi leggere tutti i titoli di ANSA.it
e 10 contenuti ogni 30 giorni
a €16,99/anno

  • Servizio equivalente a quello accessibile prestando il consenso ai cookie di profilazione pubblicitaria e tracciamento
  • Durata annuale (senza rinnovo automatico)
  • Un pop-up ti avvertirà che hai raggiunto i contenuti consentiti in 30 giorni (potrai continuare a vedere tutti i titoli del sito, ma per aprire altri contenuti dovrai attendere il successivo periodo di 30 giorni)
  • Pubblicità presente ma non profilata o gestibile mediante il pannello delle preferenze
  • Iscrizione alle Newsletter tematiche curate dalle redazioni ANSA.


Per accedere senza limiti a tutti i contenuti di ANSA.it

Scegli il piano di abbonamento più adatto alle tue esigenze.

A Venezia Un Autre Monde, le ragioni dei dirigenti

A Venezia Un Autre Monde, le ragioni dei dirigenti

Lindon un ad contro il sistema in ultima parte trilogia di Brizé

VENEZIA, 10 settembre 2021, 16:13

Redazione ANSA

ANSACheck

- RIPRODUZIONE RISERVATA

- RIPRODUZIONE RISERVATA
- RIPRODUZIONE RISERVATA

Ci sono anche le ragioni dei Ceo, non solo quelle degli operai e sindacalisti. UN AUTRE MONDE di Stéphane Brizé, con un grandissimo Vincent Lindon, e in corsa per il Leone d'oro al Festival di Venezia, sposta la prospettiva dalla parte opposta mettendo in scena Philippe Lemesle (Lindon), affermato dirigente di un'industria di elettrodomestici american,a che deve fronteggiare le assurde richieste della casa madre di nuovi ulteriori tagli al personale. Non solo, in questa terza parte della trilogia di Brizé sul lavoro, Lemesle si trova alle prese con un imminente divorzio con la moglie (Sandrine Kimberlain) e con un figlio adolescente problematico. Tra i meriti di UN AUTRE MONDE quello di mostrare forse per la prima volta sul grande schermo che un cuore ce l'ha anche chi di soldi ne guadagna tanti e sembra non capire mai le ragioni degli operai. E ancora, far vedere che il capitalismo assoluto alla fine stritola tutti, gli operai che rischiano di perdere il posto in un mercato globale in cui la delocalizzazione è dietro l'angolo, ma questo vale anche per chi è in questa macchina un ingranaggio più grande. Anche lui può essere stritolato se incapace di stritolare.
   

Riproduzione riservata © Copyright ANSA

Da non perdere

Condividi

O utilizza