Draguzzo e Draghetto, Ciccio Sprai, Teddy, Aldin, Pingu, Pandi, i protagonisti delle Storie del bosco... Sono così tanti e meravigliosi i personaggi che oggi vorrebbero disegnarsi sui musini o sulle faccine una grossa lacrima per piangere la morte del loro creatore, il mitico illustratore Antonio Lupatelli, più conosciuto dai bambini e dalle loro famiglie come Tony Wolf o con uno dei tanti pseudonimi utilizzati (Oda Taro, L'Alpino, Antony Moore) nella sua lunga carriera cominciata negli anni '50.
Originario di Busseto, in provincia di Parma, si trasferì da giovane a Cremona dove ha abitato tutta la vita e si è spento a 88 anni. E dove sono stati celebrati i funerali nella Chiesa di San Michele. Una vita intera passata tra matite, bozzetti e splendidi acquerelli e tempere che davano vita ad animali, gnomi, draghi, fate e folletti, protagonisti di tanti colorati libri diffusi in Italia e in tutto il mondo.
Il "Lupo" di Cremona aveva iniziato la carriera negli anni '50 realizzando storyboard per la Pagot Film dei fratelli Pagotto (Nino e Toni Pagot). Dopo una lunga collaborazione con la casa editrice britannica Fleetway, ha collaborato con il Corriere dei Piccoli per cui ha realizzato la serie Ciccio Sprai, su testi di Carlo Triberti, oltre ad alcuni adattamenti di favole celebri, come Lo schiaccianoci. Poi le sue matite animarono libri per l'infanzia dei Fratelli Fabbri Editore e di Mondadori. Negli anni '80 è iniziato il lungo e fruttuoso sodalizio con Dami Editore, con cui ha prodotto più di duecento titoli, che prosegue ora sotto il marchio Dami Giunti Editore, tra cui "Gli amici del bosco", "Le più belle filastrocche", la "Bibbia dei piccoli", "Aldin, il magico orsetto" senza dimenticare le storie di Pandi e dell'orsetto Teddy.
Tony Wolf ha anche animato molte delle storie del pinguino Pingu, della sorellina Pinga e dell'amico Robbie soggetto dell'omonima serie animata realizzata in Svizzera e scritta dal regista Otmar Gutmann.
Il disegnatore ha poi avuto una lunga collaborazione con l'editore Lo Scarabeo di Torino per cui ha disegnato molti mazzi di tarocchi tra i quali "I tarocchi degli gnomi", celebri per essere il più piccolo mazzo di tarocchi mai pubblicato. Ai suoi disegni si ispirò lo scrittore Giordano Berti per scrivere la favola omonima (1988), per il gioco di società Gnomopoli e per romanzo Il monte dei folletti, ambientato sull'Alpe di Monghidoro, con un'introduzione di Gianni Morandi. Fino a giugno Tony Wolf è protagonista di una personale a Genova nei Musei di Nervi nell'ambito di "Ciao - Mostra internazionale di illustratori contemporanei".