(ANSA) - ROMA - Tutto cominciò con un libro, acquistato al volo alla stazione: 'Dopo di me il diluvio' di David Forrest. Poi un viaggio in treno e un incipit con un prete di un paesino di montagna, che riceve una telefonata dal Padre Eterno. "Il libro non mi piacque - racconta oggi Iaia Fiastri -. Ma l'idea era un ottimo motore per una storia e appena tornai a Roma corsi da Pietro Garinei e Sandro Giovannini. Dovetti però scrivere 7-8 pagine prima di riuscire a convincere Sandro". Fu così che nacque 'Aggiungi un posto a tavola', pietra miliare della commedia musicale italiana e tra i più riusciti successi della ditta Garinei & Giovannini, firmata insieme alla Fiastri e con le note inconfondibili di Armando Trovajoli, che l'8 dicembre prossimo compie 40 anni. Dopo le storiche edizioni con Johnny Dorelli (che debuttò appunto l'8 dicembre 1974) e poi Giulio Scarpati e Gianluca Guidi, è ora la Compagnia dell'Alba a riportarla in scena, con la prima versione professionale autorizzata da autori ed eredi dopo quelle del Sistina, in cartellone all'Auditorium della Conciliazione di Roma dal 2 all'8 dicembre e poi in tour a Mestre, Imola, Bologna e Trieste.
Protagonista, nei panni di Don Silvestro, è Gabriele De Guglielmo, che dello spettacolo è anche produttore con il regista Fabrizio Angelini e lo Stabile d'Abruzzo. Con lui, un cast di 35 attori e tecnici, la partecipazione straordinaria di Enzo Garinei che a 88 primavere torna nel ruolo del Sindaco Crispino (nelle date romane, poi interpretato da Angelini) e poi la Clementina Carolina Ciampoli, Gaetano Cespa nei panni di Toto e Simona Patitucci in quelli di Consolazione. "E' lo spettacolo della mia vita - racconta Angelini -. Avevo 11 anni quando lo vidi la prima volta. E ne avevo 14 alla seconda edizione: un'età in cui potevo andare da solo a fare la fila, in coda anche dalle 5 di mattina, per comprare i biglietti".
Oltre alle atmosfere e a quel ritornello impossibile da non canticchiare, il successo di 'Aggiungi un posto a tavola' è legato anche a tematiche, ancora attuali, come il celibato dei preti, che nel '74 fecero discutere. "Mi divertii tantissimo a far dire al Padre Eterno cose che mai nessuno avrebbe osato - ricorda la Fiastri - Garinei era turbato, ci furono grandi scontri fra noi e polemiche sui giornali. Ma quando poi Paolo Panelli e Bice Valori andarono in udienza dal Papa, lui disse loro che era entusiasta dello spettacolo".