(ANSA) - ROMA, 26 AGO - MICHAEL CUNNINGHAM, LA REGINA DELLE NEVI (PP 284, EURO 18). Beth è malata di cancro ma affronta con coraggio la vita che le resta. E' fidanzata con Tyler, un musicista senza successo, che sta cercando di scrivere una canzone per il loro matrimonio. Il brano dovrà essere una dichiarazione di eterno amore ma la vena artistica di Tyler è bloccata e lui pensa che solo le droghe possano farla tornare.
La malattia, la morte, la creatività, le droghe e su tutto l'amore infinito, profondo, luminoso, disperato e anche gay come Barrett, il fratello di Tyler, che si è appena lasciato dall'ennesimo fidanzato. Michael Cunningham, premio Pulitzer 1999 con 'Le Ore', diventato un film con Meryl Streep, Nicole Kidman e Julianne Moore, nel suo nuovo romanzo, 'La Regina delle nevi' che rievoca Hans Christian Andersen, racconta una storia estrema di ossessioni e redenzione dove si ritrovano, ma sotto una luce diversa, i suoi temi: dalle relazioni familiari al sentimento del tempo e all'incompiutezza come forse dovrà essere l'ultima canzone.
E poi c'e' il rapporto tra fratelli: Barrett è robusto e sornione, Tyler è smilzo e scattante. Sono diversi ma simili e si capiscono senza parlare. "Danno l'impressione di aver concordato, molto tempo addietro, e senza neppure parlarne apertamente, di mantenere segrete le proprie affinità quando sono in compagnia" e di "tenere per sé il casto amore che li unisce" dice Cunningham. Lo scrittore, una delle grandi voci di riferimento della letteratura americana contemporanea, chiuderà il Festivaletteratura di Mantova, il 7 settembre, con il suo "romanzo più originale ed emozionante" come ne ha parlato Michiko Kakutani su The New York Times. "Lì in mezzo sedeva la regina delle nevi, quand'era in casa; e allora diceva che stava seduta nello specchio dell'intelligenza, e che quello era l'unico e il migliore del mondo" come dice Andersen nella citazione che apre il romanzo.
Il libro parte con una visione: quella di Barrett che cammina a Central Park, alza gli occhi al cielo e vede una luce che lo illumina come un'aura quasi divina. Nello stesso momento nel desolante quartiere di Bushwick, a Brooklyn, Tyler e la sua regina delle nevi Beth si stanno alzando dal letto. Siamo nel novembre del 2004, sono in corso le elezioni presidenziali e i due fratelli sono convinti che Bush non ce la farà. Cunningham, che è cresciuto a Los Angeles ma vive a New York, fa in questo libro anche un ritratto dell'America che ha smesso di puntare al successo ma quello che più conta nella storia è che fra tutte le loro contraddizioni e conflitti i personaggi cercano una loro via alla trascendenza e vogliono arrivare al cuore dell'animo umano. (ANSA).