(ANSA) - GENOVA, 24 OTT - "La scrittura è stata una salvezza,
la scrittura è stata una delle cose che mi hanno permesso in
tanti giorni di alzarmi dal letto e andare avanti". Benedetta
Alciato, cognata di una delle vittime del crollo del Morandi, è
la donna che ha curato il libro "Vite spezzate, Genova 14 agosto
2018". Il volume, edito da Il Canneto e il cui ricavato sarà
devoluto all'associazione Angsa, racconta la vita di alcune
delle vittime di ponte Morandi con le parole e le testimonianze
dei loro familiari, dei loro amici. E' uscito ad agosto ma solo
oggi è stato presentato ufficialmente nella città del disastro
di ponte Morandi. In platea molte di quelle persone che più di
tutte hanno sofferto gli effetti del disastro e che, in alcuni
casi, hanno stretto fra loro profonde amicizie.
Alla presentazione, nell'auditorium del teatro Carlo Felice,
non sono arrivati, anche se invitati, i due capitani di Genoa e
Sampdoria Domenica Criscito e Fabio Quagliarella che hanno
scritto la prefazione del libro. Per il Comune di Genova era
presente l' assessore al Bilancio Pietro Piciocchi: "Dai
familiari delle vittime ho avuto da subito una lezione di
dignità - ha affermato - all'inizio è vero, ci siamo dimenticati
di loro, ma adesso vogliamo continuare a supportarli in ogni
modo possibile".
Oltre alla scrittura, la musica. Due le canzoni fatte
ascoltare nel corso della presentazione di "Vite Spezzate".
Mauricio Pastenes, figlio di Juan Carlos, chef cileno morto nel
crollo insieme alla moglie Nora Rivera, ha composto un rap che
racconta il dolore della perdita del padre. Enrico Zambelli,
musicista genovese, ha scritto e cantato "La pioggia d'agosto".
(ANSA).