La produzione industriale a marzo scende dello 0,5% su febbraio, tornando in calo anche su base annua, -0,4% (dato corretto per effetti calendario). Lo rileva l'Istat, spiegando come sulla diminuzione tendenziale pesino i ridotti consumi energetici, visto l'arrivo anticipato del caldo. La contrazione delude le attese degli analisti. La produzione industriale nel primo trimestre del 2014 risulta in crescita dello 0,1% rispetto al trimestre precedente, mentre sale dello 0,3% in termini tendenziali (dato corretto per effetti di calendario). Negli ultimi tre mesi del 2013 era andata meglio a livello congiunturale (+0,5%), anche se il dato annuo era ancora negativo (-0,2%).
Risulta, invece, positivo il dato grezzo della produzione, in crescita dell'1,1% rispetto all'anno precedente, nonostante i giorni lavorativi di marzo 2014 coincidano con quelli dello stesso mese del 2013. Sulla differenza con il dato aggiustato per gli effetti di calendario ha influito, evidenziano i tecnici dell'Istat, la Pasqua, caduta quest'anno ad aprile. Tornando al dato corretto per gli effetti di calendario, il calo tendenziale dello 0,4% di marzo, che arriva dopo due mesi in rialzo, risente del comparto energetico (-11,1%) e, in misura più lieve, dei beni di consumo (-1,6%). Al contrario risultano in aumento i beni intermedi (+2,9%) e quelli strumentali (+2,7%). Nel dettaglio, infatti, i cali maggiori sono stati registrati per la fornitura di energia elettrica, gas, vapore ed aria (-12,1%) e per la fabbricazione di coke e prodotti petroliferi (-8,4%). Ma ci sono anche settori che si salvano, è il caso della metallurgia (+7,5%) o dei mezzi di trasporto (+5,1%). A proposito, marzo è stato un mese particolarmente positivo per gli autoveicoli (+16,0%).
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