Il premier Matteo Renzi ha firmato a Palazzo Chigi l'accordo su Electrolux. Presenti il ministro del Lavoro Giuliano Poletti, dello Sviluppo Federica Guidi, i governatori di Veneto, Friuli VG e Lombardia Zaia, Serracchiani e Maroni, i vertici aziendali ed i rappresentanti sindacali. Renzi ha proposto un applauso per l'intesa raggiunta.
"Tra settembre e ottobre Electrolux indicava 1700 lavoratori in più, quasi una chiusura per Porcia. Siamo arrivati ad un accordo significativo e importante e grazie ad un nuovo approccio delle relazioni industriali moderno si preservano tutti i posti lavoro: nessun licenziamento e nessun esubero", ha detto il ministro Federica Guidi. "Ringrazio le parti sociali per il lavoro svolto, una dimostrazione di grandissimo senso di responsabilità in una trattativa che ha avuto momenti drammatici. Si è dimostrato che con senso di responsabilità si può fare occupazione, nuovi prodotti e innovazione e mantenere produzioni competitive", ha detto il ministro dello Sviluppo dopo la firma dell'accordo su Electrolux.
''Siamo felici di questo risultato. Siamo molto impegnati a difendere i presidi industriali'': così il sottosegretario alla presidenza del Consiglio, Graziano Delrio, sull'accordo per Electrolux in conferenza stampa. "Il governo vuole continuare a difendere i lavoratori e creare le condizioni perché le imprese investano in Italia", afferma Delrio.
La vicenda Electrolux può essere presa come la "smentita dell'idea piuttosto diffusa che ogni ministero tende a occuparsi dei fatti suoi". Lo ha detto il ministro del Lavoro, Giuliano Poletti, nella conferenza stampa a Palazzo Chigi. "Nel caso specifico - ha aggiunto - credo di poter dire che la presidenza del Consiglio, il ministero dello Sviluppo e quello del Lavoro hanno agito in piena armonia e condivisione dei tempi e dei modi, per cui il risultato finale è merito di tutti quelli che hanno contribuito.