Exor (Fca e Cnh) è il gruppo italiano con il maggior numero di dipendenti, avendo sfondato nel 2013 la soglia delle 306.000 unità per la prima volta dal 1989/1990. Lo indica il Centro Studi di Mediobanca. Rispetto a 25 anni fa è cambiata la geografia del lavoro: nell'89 l'80% degli addetti era in Italia, oggi poco più del 26%.
Nel primo semestre nel 2014 il gruppo Exor, che controlla Cnh e l'attuale Fca, ha sorpassato Eni con vendite per 58,1 miliardi, contro i 56,6 del Cane a 6 Zampe. Eni si conferma però campione di utili, con 5,6 miliardi nel 2013, seguita da Enel (3,23 miliardi) ed Exor (2,08 miliardi), prima fra i privati. Lo rileva Mediobanca.
Dopo il Lingotto ci sono le Poste, con circa 145.431 unità . Eni ha nuovamente superato Telecom, che però ha ceduto le attività in Argentina, con 82.289 dipendenti contro 59.227. Dopo il Cane a 6 Zampe c'è Luxottica (73.415 dipendenti), seguita da Enel (71.394 addetti) ed Edizione, passata a 71.257 addetti dopo l'assorbimento dei 2.200 dipendenti di Adr.
Sotto quota 70.000 ci sono le Ferrovie dello Stato (69.425 addetti) e Finmeccanica (63.835 addetti), entrambe in calo, rispettivamente del 3,6% e del 5,3% rispetto al 2012. Considerando però le sole attività italiane, il principale datore di lavoro sono proprio le Poste, i cui dipendenti operano tutti nel territorio nazionale. I dipendenti italiani di Exor, infatti, sono 80.700. Seguono le Ferrovie, che hanno solo 2.400 addetti in una controllata tedesca, mentre Telecom è quarta con oltre 53.000 unità , davanti ai 37.700 di Finmeccanica, con il 41% all'estero, ai 34.300 di Enel (52% all'estero) e ai 26.800 di Eni (67% all'estero). Ha 21.000 dipendenti la Edizione dei Benetton, di cui il 71% all'estero, mentre Supermarkets Italiani (Esselunga) conta 20.605 addetti tutti in Italia, più dei 17.300 del gruppo Riva nel 2011, di cui il 20% all'estero e 14.700 in capo all'Ilva. I maggiori datori di lavoro italiani all'estero sono Exor (oltre 225.000 unità ), Luxottica (oltre 60.000), Eni (55.500) ed Edizione (50.300).