La produzione della Jeep Renegade e della 500X ha letteralmente segnato un "cambio di marcia" per lo stabilimento di Melfi (Potenza) della Fca, che si lascia alle spalle la crisi e la cassa integrazione degli anni precedenti: dopo le nuove assunzioni annunciate a gennaio, infatti, oggi si arriva al passaggio da 15 a 20 turni stabilito in un preliminare d'intesa siglato ieri con i sindacati, a cui si aggiunge "un totale di mille assunzioni a carattere strutturale, comprese le 700 già effettuate, inizialmente con contratto in somministrazione e poi con contratto a tempo indeterminato".
   L'incontro, cominciato ieri in mattinata, è proseguito per tutta la giornata: la firma, annunciata da Gianluca Ficco, coordinatore nazionale del settore automotive Uilm, e Marco Lomio, segretario della Uilm Basilicata, al termine dell'incontro, rappresenta dunque il via libera alle assemblee con i lavoratori, che inizieranno già con l'ultimo turno di oggi, per proseguire domani, e "lunedì le parti si rincontreranno per la firma definitiva". I 20 turni previsti dal preliminare - firmato da Uilm-Uil, Fim-Cisl, Fismic, Ugl, Aqcf e dalle rappresentanze sindacali aziendali, mentre la Fiom incontrerà domani la dirigenza Fca - porteranno la possibilità di produrre nello stabilimento fino a 1.100 autovetture al giorno: questo per le buste paga degli operai addetti alla linea si dovrebbe tradurre in un aumento di circa 1.400 euro annui. La nuova turnazione, (tecnicamente si tratta di 19,5 turni medi), consentirà anche di evitare gli straordinari attualmente in corso a Melfi, e sarà sperimentale fino al 2 agosto 2015 (dopo quella data infatti, spiegano i sindacati, il sistema "sarà sottoposto a verifica").
   "Fiat ha recepito la richiesta sindacale - hanno evidenziato Ficco e Lomio - di riconoscere un elemento premiale, aggiuntivo rispetto alle consuete maggiorazioni", che riguarda i turni del sabato notte e della domenica (pomeriggio e notte) "rispettivamente di 20, 25 e 40 euro". L'accordo, ha invece spiegato il segretario nazionale della Fim-Cisl, Ferdinando Uliano, "costruisce i presupposti per far diventare Melfi lo stabilimento Fca con il più alto numero di occupati in Europa: è storico perché sanciamo per la prima volta nel gruppo Fiat che dopo solo sei mesi oltre mille lavoratori con contratto a termine vengono trasformati a tempo indeterminato". Nel corso della riunione, infine, è anche emerso che la produzione della Grande Punto non sarà spostata a Mirafiori. Oggi, in sostanza, comincia realmente una "seconda vita" per Melfi, da quegli anni Novanta che videro Gianni Agnelli annunciare la nascita di una grande fabbrica al Sud: appartengono così al passato la tensione e gli scenari di crisi degli scorsi anni, con la cassa integrazione e la stagnazione del mercato che avevano messo a rischio la vita dello stabilimento. Così come appartiene al passato la protesta contro la doppia battuta (due settimane consecutive di turno di notte) con i "21 giorni" di sciopero che bloccarono la produzione nel 2004. (ANSA).
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