Il governo greco non ha intenzione di prendere ordini dai 'tecnici', e solleverà al consiglio Ue il problema dei rapporti con i "tecnici". Lo ha detto il premier Alexis Tsipras, aggiungendo che i partner Ue "non ci spaventeranno" con minacce che si dimostrano vuote. Ma da Bruxeles si guarda con preoccupazione alla situazione greca.
Moscovici, rispettino accordo Eurogruppo - La Commissione "non è contraria a misure umanitarie per sostenere i greci", ma il punto è che Atene "non deve prendere misure unilaterali ma consultarsi con Ue, Bce ed Fmi perché abbiamo bisogno di vedere l'impatto sul bilancio": lo ha detto il commissario agli affari economici Pierre Moscovici.
La Ue "vuole che la Grecia resti nella zona euro, un'uscita provocherebbe danni più che seri soprattutto dal punto di vista politico". Per il commissario occorre trovare "condizioni accettabili per tutti", ma "gli impegni presi con l'Eurogruppo vanno rispettati".
Juncker,  non soddisfatti progressi -"Sono preoccupato per la Grecia e non sono soddisfatto dei progressi degli ultimi giorni".
Atene tira dritto e sfida stop Ue a legge umanitaria - Ennesimo scontro fra Atene e i creditori: il Parlamento greco potrebbe procedere oggi con il voto sul decreto contro l'emergenza umanitaria, misura-chiave del primo decreto del governo Tsipras, nonostante lo stop fatto arrivare dalla commissione Ue. E' quello che emerge al termine di un giro di scambi fra Atene e i creditori fra cui la conference call di ieri dello Euro Working Group. Da fonti vicine al dossier si apprende che durante la chiamata fra i membri dell'organismo tecnico, che prepara i meeting dell'Eurogruppo, vi sarebbe stata una discussione sullo stop europeo al decreto. Il pacchetto di misure, fra cui elettricità gratuita e aiuti per le abitazioni per gli indigenti, e un'altra misura per accelerare gli arretrati al fisco, sarebbe stato bocciato in quanto azione "unilaterale". La bocciatura è stata anticipata dall'emittente Channel 4, che cita una lettera firmata da Daclan Costello, alto funzionario del direttorato per gli Affari economici della Commissione Ue. Nella missiva, Costello a nome della Ue "chiede con forza che vi siano prima le dovute consultazioni, inclusa la coerenza con gli sforzi di riforma. Vi sono diversi problemi da discutere e dobbiamo farlo nell'ambio di un pacchetto coerente e completo". Fonti vicine al governo Tsipras spiegano che, in sfida alle osservazioni della 'troika', il decreto sarà comunque messo al voto oggi, con procedura "urgente". La conference call, durata circa mezzora e dalla quale non sarebbero emerse novità tali da convocare una riunione dei ministri delle Finanze dell'Eurogruppo, ha anche discusso la situazione finanziaria della Grecia, definita "precaria", e l'assistenza che la Bce sta fornendo attraverso prestiti d'emergenza, nonché l'ipotesi di imporre limiti alle movimentazioni di capitali oggi evocata dal presidente dell'Eurogruppo Jeroen Dijsselbloem.
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