Superare i tre milioni di 730 precompilati riconsegnati senza integrazioni o modifiche. E' questo l'obiettivo dell'Agenzia delle Entrate al debutto del nuovo modello di dichiarazione dei redditi, già compilato dal Fisco e scaricabile online da 20 milioni di lavoratori e pensionati.
Una "rivoluzione", l'ha chiamata ancora una volta il direttore delle Entrate, Rossella Orlandi, che costituisce una vera e propria "svolta culturale" nel rapporto con l'amministrazione. Da "controllore" il Fisco diventa primo attore e responsabile accanto al contribuente, rispondendo al nuovo imperativo di semplificare e rendere la vita più facile a cittadini e imprese. "C'è un cambio di filosofia: un cambio di cultura, - evidenzia Orlandi nel corso di un forum all'Ansa - si passa da un'amministrazione che dice 'tu compila e portami, poi io controllo', ad una che dice 'io ti metto a disposizione tutte le informazioni che ho e sono io che mi prendo la responsabilità '". L'interesse per la novità appare già alto: nel primo giorno di avvio gli accessi al nuovo modello sul sito dell'Agenzia sono stati circa 100 mila. Quest'anno ad usufruire della dichiarazione così come messa a punto dalle Entrate, ovvero senza apportare modifiche in autonomia o con l'aiuto di commercialisti o Caf, dovrebbero essere circa 2,5-3 milioni, ma il direttore spera anche in qualcosa di più. Ma dall'anno prossimo il numero aumenterà di certo, visto che si troveranno già precompilate anche le spese registrate dalla tessera sanitaria che rappresentano circa il 70% delle spese complessive attualmente portate in detrazione dai cittadini. Già da ora comunque l'introduzione del nuovo 730 permetterà di evitare molti errori "e quindi molte arrabbiature per i cittadini" che peraltro, se accetteranno la dichiarazione senza modificarla "non dovranno più conservare scontrini, ricevute". Anche in caso di integrazione, del resto, saranno comunque gli intermediari ad avere l'onere di tenere e esibire i documenti. La responsabilità cadrà infatti totalmente su chi appone il visto di conformità alla dichiarazione, ovvero proprio su commercialisti, Caf o sostituti d'imposta. Un "aggravio" in più - peraltro coperto da assicurazione - che non dovrebbe però comportare, ha assicurato Orlandi, un aumento delle tariffe, almeno per quanto riguarda i centri di assistenza fiscale.
"Stiamo lavorando ad una sorta di accordo generalizzato. - ha puntualizzato il direttore - Su questo c'è l'impegno della Consulta dei Caf". Lo "sforzo" delle Entrate per la partenza del nuovo 730 è stato "immenso", ha ribadito la numero uno dell'Agenzia, ma questo non significa un allentamento della presa rispetto agli altri compiti dell'amministrazione, in primis la lotta all'evasione e la voluntary disclosure. I primi dati dell'anno sulle entrate da riscossione mostrano un aumento "incredibilmente" del 32% ma prima di parlare di tesoretto "meglio aspettare fino alla fine", ha aggiunto Orlandi. Per lo stesso motivo il direttore non si sbilancia nemmeno sulle previsioni di rientro di capitali: "l'interesse è alto ma i numeri ancora non tantissimo" ha detto, invitando a non aspettare fino all'ultimo, come consuetudine italiana, per aderire all'operazione.
Orlandi, rispondendo alle domande dei lettori sul sito Ansa, non ha nascosto i dati personali del suo 730. Lo stipendio da direttore dell'Agenzia, ha spiegato, è quello imposto per legge, sotto quindi la soglia dei 240.000 euro lordi l'anno, più immobili "ricevuti in eredità ". ''Non ho altri incarichi - ha aggiunto - e in media lavoro dalle 8 del mattino alle 10 di sera. Ma sono molto contenta del mio lavoro''.