La Banca Popolare Cinese (PBOC) ha tagliato il coefficiente di riserva obbligatorio per le banche, come nelle attese di 0,5 punti percentuali. Il nuovo tasso, in vigore dal 6 settembre è ora al 18%. Inoltre, la PBOC ha tagliato i tassi dello 0,25%.
La People’s Bank of China ha effettuato l'intervento più’ massiccio dal gennaio 2014, 'pompando' nel mercato 150 miliardi di yuan (23,4 miliardi di dollari). Lo afferma l'agenzia Nuova Cina.
   L'intervento della Pboc non è riuscito bloccare la corsa alle vendite e la Borsa di Shanghai ha chiuso con un calo del 7,6%.
L'intervento della banca centrale cinese è avvenuto nella notte europea. In un pezzo di analisi, Nuova Cina sottolinea che, secondo "importanti centri studi" la seconda economia del mondo "ha dimostrato una grande resistenza e un notevole potenziale" che le possono permettere di "mantenere uno sviluppo stabile e salutare". La crescita prevista dal governo di Pechino per il 2015 e' del 7%, mentre alcune istituzioni finanziarie internazionale hanno diffuso delle previsioni leggermente meno ottimistiche, secondo le quali la crescita potrebbe essere tra il 6,6 e il 6,8%.
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