Dal castello di Saint Pierre in Valle d'Aosta al Palazzo Valguarnera-Gangi in Sicilia dove venne girata la famosa scena del ballo del "Gattopardo", fino al castello di Orsini-Odescalchi di Bracciano dove si è sposato Tom Cruise e anche Eros Ramazzotti: sono 2.576 i castelli e i palazzi storici censiti dall'Agenzia del Territorio in base alle ultime statistiche catastali.
Tranne la Basilicata, tutte le regioni contano numerosi immobili nella ''categoria A9'' nella quale sono inseriti i ''castelli'' e i ''Palazzi di eminente pregio artico e storico''. Ovviamente molti sono gestiti in modo pubblico: le ''prime case'' si contano davvero con il lumicino ma non è possibile estrapolarle dalle ultime statistiche catastali rese pubbliche.
A sorpresa, è l'Emilia Romagna quella con il maggior numero di castelli e palazzi storici, anche se la loro superficie è in media di 356 metri quadrati, sotto la media. Seguono la Lombardia 509 immobili (in media 619 metri quadrati), il Friuli Venezia Giulia (479), il Piemonte (375) e il Lazio (232).
Il maggior numero di palazzi e castelli sono concentrati nelle province del capoluogo di regione. E' così per Bologna (447), Milano (174) Torino (151), Roma (146).
La Valle d'Aosta che nell'immaginario è la terra dei castelli, conta in realtà solo 17, con una superficie media appena sotto i mille metri quadri. Il capitolo degli immobili di lusso, che dovranno continuare a pagare Imu-Tasi anche se sono prime case, è più ampio, anche se il gettito previsto è decisamente di poco rilievo se guardato con la lente della contabilità macro-economica che guida una legge di Stabilità : le ultime stime parlano di un impatto complessivo di 85 milioni dovuto però non solo ai castelli ma a tutti gli immobili di lusso.
Ai 2.576 castelli e palazzi si aggiungono infatti 35.533 ville considerate di lusso e 36.297 case di lusso: in totale 62.388 immobili per i quali è sfumata la possibilità di ottenere uno sconto prima casa.