L'Eurogruppo conferma la valutazione della Commissione europea sulla legge di stabilità italiana, e resta in attesa della primavera per capire se la flessibilità verrà concessa e quindi si può toglierle l'etichetta 'a rischio di non rispetto del Patto'. Il ministro Padoan si dice "assolutamente tranquillo", perché quelle misure e riforme 'aggiuntive' che chiede Bruxelles sono in realtà già state fatte, e la prossima valutazione della primavera lo confermerà. L'Eurogruppo "concorda" in tutto con l'opinione di Bruxelles: "è a rischio di non conformità con i requisiti del Patto", ma l'Italia "rispetta i criteri per la concessione di una deviazione temporanea aggiuntiva". Ovvero, sulla carta può accedere a tutte e tre le clausole di flessibilità (riforme, investimenti, migranti), ma "ci prendiamo tempo sino a primavera per vedere sino a che punto queste clausole possono essere verificate", ha spiegato il commissario agli affari economici Pierre Moscovici.
Ad esempio su quella per gli investimenti, ha precisato, "è l'unico Paese che può fare domanda ma deve dimostrare" di effettuarli. Se in primavera la valutazione 'ex post' del bilancio sarà positiva, l'Italia eviterà una "deviazione significativa" dal tragitto verso il pareggio di bilancio, e quindi non sarà più a rischio di non rispetto delle regole. "L'Italia ha dato il suo impegno per ogni misura necessaria perché il suo bilancio rispetti" le regole del Patto di stabilità, ha assicurato il presidente dell'Eurogruppo Jeroen Dijsselbloem. Per il ministro Padoan, le conclusioni a cui giunge l'Eurogruppo sono in linea con le attese. "La legge di stabilità è ritenuta accettabile" e il rischio di 'non conformità' "sarebbe eliminato nel caso in cui venissero verificate a primavera le condizioni per la clausola di riforme e investimenti, che secondo noi sono già verificate".
Per cui non c'è nessuna 'misura aggiuntiva' da prendere, perché andrebbe presa solo se le clausole di flessibilità "non vengono accettate". Ma è un'ipotesi che al momento non si pone. E anche le riforme in più, pure chieste dall'Ue, "sono quelle che il Paese ha già implementato", perché sono "aggiuntive rispetto a quelle che avevano portato alla concessione della prima flessibilità".
Da allora l'Italia ne ha fatte altre, "come quella del sistema bancario, e ne farà altre da qui alla primavera, quindi siamo assolutamente tranquilli". L'Eurogruppo ha discusso anche delle spese extra per sicurezza e difesa, questione posta da Francia e Belgio ma a cui anche l'Italia è interessata. E' "un tema che stiamo valutando anche nel nostro Paese", spiega Padoan, mentre il ministro delle Riforme Maria Elena Boschi annuncia che nella legge di stabilità "presenteremo un nuovo pacchetto di misure per la sicurezza con risorse in più per le forze dell'ordine e l'intelligence".