E' ancora una giornata nera sui mercati con il brent ai minimi dal 2003 dopo la fine delle sanzioni all'Iran e Piazza Affari che chiude con perdite del 2,65 che portano l'indice Ftse Mib a 18.686 punti in chiusura. Resta poi l'incognita Cina in attesa domani del dato sul pil. I titoli bancari sono in picchiata a partire da Mps che perde il 14,8 e sul quale arriva anche l'allarme della Consob.
Banche in picchiata a Piazza Affari, a partire da Mps: L'istituto toscano ha ceduto il 14,8% portandosi a 0,76 euro. Bper è andata giù dell'8,7% a 5,64 euro, seguita da Ubi (-7,3% a 4,9), Banco Popolare (-6,7% a 19,4) e Bpm (-5,5% a 0,81), mentre sono andate male anche Unicredit (-5,4% a 4,16) e Intesa Sanpaolo (-5% a 2,66). Fuori dal paniere principale Carige ha perso il 7,3% scivolando a 0,87 euro.
L'allarme della Consob - Sul titolo Mps, oggetto di forti cali in Borsa, "ci sono mani italiane ed estere. A fine giornata vedremo chi ha venduto": lo ha detto il presidente della Consob, Giuseppe Vegas a margine della presentazione del rapporto sulla corporate governance. "Stiamo facendo un monitoraggio su Mps e sulle altre banche perchè ci sono stati dei problemi" ha precisato Vegas. E sul titolo del Monte dei Paschi, in particolare, "visto che le perdite hanno superato la soglia del 10% - ha aggiunto - abbiamo ritenuto di mettere uno stop alle vendite allo scoperto". Il presidente della Consob ha quindi spiegato che il blocco è stato fatto per un solo giorno perchè questa è la regolamentazione europea, "non possiamo fare diversamente". "Sul titolo - ha sottolineato - ci sono mani straniere e mani italiane, come sempre accade, stiamo indagando, vedremo a fine a giornata che effettivamente ha venduto".
La replica della banca - ''Confermiamo la stabilità economica e finanziaria della Banca, evidenziata dai risultati degli Srep, e il miglioramento della gestione operativa come da risultati raggiunti nei primi nove mesi del 2015. La flessione del titolo è avvenuta in assenza di eventi gestionali idonei a giustificare tale andamento''. Lo afferma l'ad di Mps Fabrizio Viola sul crollo del titolo oggi in Borsa, segnalando ''con riferimento alla gestione e cessione degli NPL'' che ''ci stiamo in particolare concentrando per ottenere risultati anche migliori rispetto al Piano". A commento del ''recente andamento negativo dei titoli di tutto il comparto bancario, ed in particolare del titolo Mps'', Viola sottolinea che ''il nostro piano industriale è confermato e lo stiamo portando avanti in linea con quanto presentato agli investitori e alle autorità di vigilanza, anche con riferimento alla gestione e cessione degli NPL dove ci stiamo in particolare concentrando per ottenere risultati anche migliori rispetto al piano". I risultati del quarto trimestre 2015 saranno comunicati il 5 febbraio prossimo.
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