Le Borse europee confermano l'intonazione positiva dopo che la presidente della Fed, Janet Yellen ha detto di vedere dei rischi sulle prospettive economiche che potrebbero ritardare i piani di rialzo dei tassi di interesse.Â
Riscatto di Piazza Affari dopo gli scivoloni delle ultime due sedute. Il listino milanese rimbalza e guida le Borse europee con il Ftse Mib che sale del 5,03% a 16.714 punti, sorretto dai bancari. Lo spread tra btp e bund sfiora i 140 punti base (in chiusura 139,5). Corsa a doppia cifra per Intesa Sanpaolo (+14,45%), Unicredit (+11,91%) all'indomani dei conti sopra le attese. Bene il Banco Popolare (+11,09%) e Bpm (+9,48%) con la fusione che si fa sempre più vicina. E balzano Ubi (+7,7%) e Mediobanca alla vigilia dei conti. Occhi puntati anche su Exor (+7,41%) e, a cascata, su Fca (+5,83%). Debole invece Ferrari (-0,36%) con Saipem (-1,14%), unico segno meno per tutta la seduta. Moody's ha messo il rating provvisorio di Saipem 'Baa3' sotto osservazione in vista di un possibile taglio. Tra i minori, invece, si segnala il balzo di Zucchi (+25%) con la Borsa che ha indicato da domani e fino a successivo provvedimento non sarà consentita l'immissione di ordini senza limite di prezzo, ed il flop di Biopharma (-40,41%).
Deutsche Bank: +10% in Borsa, ipotesi buyback debito - Deutsche Bank segna un rialzo del 10% alla Borsa di Francoforte dopo le perdite dei giorni scorsi. Secondo alcuni media internazionali, il colosso tedesco starebbe considerando di utilizzare parte della propria liquidità per un'operazione di riacquisto del proprio debito che allevierebbe i timori dei mercati emersi questa settimana. Secondo l'agenzia Bloomberg, nessuna decisione è stata ancora presa sul 'buyback'. L'operazione, secondo il Financial Times, riguarderebbe i bond senior (quelli meno rischiosi) e non i 'Coco bond', quelli ad alto rendimento perché convertibili in capitale nel caso in cui la patrimonializzazione della banca scenda al di sotto dei livelli regolamentari. Deutsche Bank ha circa 53,8 miliardi di debito senior e 144 miliardi di debito complessivo con una scadenza media di sei anni.
Asia ancora dimezzata - Borse orientali ancora a mezzo servizio nell'ultimo giorno dei festeggiamenti per il capodanno cinese. Tokyo (-2,31%) ha scontato l'ennesimo rialzo dello yen, spinto anche dalla persistente volatilità dei mercati su ipotesi di un ulteriore rallentamento della crescita economica mondiale. Sotto la parità anche Sidney (-1,17%), legata all'andamento dei titoli delle materie prime. Chiuse Shanghai, Hong Kong, Seul e Taiwan. Positivi i futures sull'Europa e su Wall Street all'indomani di una nuova ondata di vendite che ha colpito soprattutto il Vecchio Continente, segnatamente Milano (-3,21%), che ha chiuso peggio di tutte le altre piazze, Atene compresa (-2,89%). Sul listino nipponico hanno pesato i conti trimestrali di alcuni gruppi come Taiheiyo Cement (-17,97%), Mitsubishi Material (-12,8%) e Kuraray (-8,44%). Scivolone dei bancari Mitsubishi Ufj (-7,08%), Shinsei (-6,43%), Mizhuo (-5,4%) e Nomura (-3,55%), debole Sharp (-6,06%), poco mossa Toyota (-0,44%). In arrivo i mutui e il deficit mensile Usa.
La Borsa di Tokyo riduce solo in parte le forti perdite di seduta e chiude oggi con un calo di 372,05 punti (-2,31%), a quota 15.713,39.
Spread tra Btp e Bund scende a 135 punti - E' ancora in calo lo spread tra Btp e Bund che scende ora a 135 punti con un rendimento del titolo decennale italiano all'1,59%.
Petrolio torna sopra 28 dollari - Il petrolio è in lieve recupero dopo il tonfo di ieri sotto quota 28 dollari. I contratti sul greggio Wti con consegna a marzo guadagnano l'1,72% a 28,42 dollari al barile, il Brent recupera a 30,84 dollari
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