Le Borse asiatiche archiviano la peggior seduta da aprile scosse dall'incognita Brexit e disorientate dalle incertezze sulle decisioni di politica monetaria che verranno prese nelle riunioni della Fed e della Bank of Japan in programma in settimana. Tokyo ha chiuso con un tonfo del 3,51%. Shanghai -3,21%, crolla Shenzhen a -4,76%. A Seul e Taiwan, dove la sessione di scambi è già terminata, gli indici hanno registrato una flessione, rispettivamente, dell'1,91% e del 2,06%. Gli appuntamenti in calendario tra questa e la prossima settimana potrebbero avere forti ripercussioni sui listini e dunque gli investitori si spostano su asset sicuri. "La fuga dal rischio proseguirà questa settimana" ha commentato a Bloomberg, lo strategist di Ig Bernard Aw. Un rinvio della Fed sui tassi, se da un lato verrebbe ben visto per gli impatti sul costo del denaro, dall'altro preoccuperebbe gli investitori sulla forza della ripresa americana in un quadro globale dove sono molti gli elementi di incertezza, a partire dalla Cina. I dati diffusi oggi sulla seconda economia mondiale evidenziano un leggero calo delle vendite al dettaglio a maggio e una frenata degli investimenti fissi nei primi cinque mesi dell'anno, a fronte di una produzione industriale in linea con le attese.
Tokyo, chiusura in netto calo (-3,51%) - La Borsa di Tokyo termina la prima seduta della settimana in netto calo, con gli investitori che valutano ogni possibile scenario dall'esito del referendum inglese sulla Brexit: l'indice Nikkei è ai minimi in mese con il calo odierno del 3,51%, cedendo più di 580 punti a quota 16.019,18. Lo yen si stabilizza ai massimi in oltre 3 anni al cambio con l'euro, oscillando a quota 119. Da inizio dell'anno lo yen, che è considerata una valuta rifugio in tempi di incertezza sui mercati finanziari, si è apprezzato del 12% nei confronti del dollaro e adesso quota a 105,82.