Wall Street chiude per la nona volta in calo, mettendo a segno una flessione dello 0,16% dello S&p 500. Si tratta della serie negativa più lunga dal 1980. Sui mercati europei, invece, lo spread fra il Btp e il Bund tedesco chiude a 162 punti base, ai massimi dal 27 giugno, quando si era impennato dopo il voto inglese sull'addio all'Ue di fine giugno. I titoli decennali italiani pagano un rendimento dell'1,751%.
Sui mercati pesano l'incertezza sulle trattative per gestire l'addio della Gran Bretagna all'Unione europea, e la prospettiva di una vittoria di Donald Trump alle presidenziali americane.
In Europa, poi, gli investitori sono nervosi per più di un motivo: l'Italia paga l'avvicinarsi del voto sul referendum, con le incognite politiche che si aprirebbero nel caso di un 'no' degli elettori al premier matteo Renzi. E c'è anche la variabile della Bce, che se sta per annunciare un allungamento del suo quantitative easing, il programma di acquisto di debito, dall'altra parte appare avere ormai fatto praticamente tutto quello che poteva fare.
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