Se hai scelto di non accettare i cookie di profilazione e tracciamento, puoi aderire all’abbonamento "Consentless" a un costo molto accessibile, oppure scegliere un altro abbonamento per accedere ad ANSA.it.

Ti invitiamo a leggere le Condizioni Generali di Servizio, la Cookie Policy e l'Informativa Privacy.

Puoi leggere tutti i titoli di ANSA.it
e 10 contenuti ogni 30 giorni
a €16,99/anno

  • Servizio equivalente a quello accessibile prestando il consenso ai cookie di profilazione pubblicitaria e tracciamento
  • Durata annuale (senza rinnovo automatico)
  • Un pop-up ti avvertirà che hai raggiunto i contenuti consentiti in 30 giorni (potrai continuare a vedere tutti i titoli del sito, ma per aprire altri contenuti dovrai attendere il successivo periodo di 30 giorni)
  • Pubblicità presente ma non profilata o gestibile mediante il pannello delle preferenze
  • Iscrizione alle Newsletter tematiche curate dalle redazioni ANSA.


Per accedere senza limiti a tutti i contenuti di ANSA.it

Scegli il piano di abbonamento più adatto alle tue esigenze.

Economia
  1. ANSA.it
  2. Economia
  3. Banche: Cgia, grandi imprese responsabili 81% sofferenze

Banche: Cgia, grandi imprese responsabili 81% sofferenze

Situazione ha comportato forte contrazione dei crediti

(ANSA) - VENEZIA, 14 GEN - Al 30 settembre 2016, ultimo dato disponibile, le sofferenze riferite solo al sistema bancario italiano si sono attestate a 186,7 miliardi di euro lordi.
    Sebbene il tasso di copertura italiano continui ad essere superiore alla media europea, in nessun altro Paese dell'Ue la dimensione complessiva dei crediti deteriorati ha raggiunto tale importo. Lo indica la Cgia di Mestre che ha calcolato che l'81% delle stesse sofferenze è stato causato dal primo 10% degli affidati lo stesso 10% a cui sono stati erogati finanziamenti per cassa. Soggetti, questi ultimi, di segmento alto che sicuramente non appartengono alle categorie dei piccoli commercianti, degli artigiani o dei lavoratori autonomi. Questa situazione per la Cgia ha provocato una forte contrazione dei prestiti all'economia reale del nostro Paese. Non essendo in grado di recuperare una buona parte dei prestiti erogati, le banche hanno deciso di non rischiare più e hanno chiuso i rubinetti del credito.
   

      RIPRODUZIONE RISERVATA © Copyright ANSA

      Video Economia


      Vai al sito: Who's Who

      Modifica consenso Cookie