ROMA - Nel secondo trimestre del 2017 il Pil, corretto per gli effetti di calendario e destagionalizzato, è aumentato dello 0,4% rispetto al trimestre precedente e dell'1,5% nei confronti del secondo trimestre del 2016. Lo rileva l'Istat, confermando le stime diffuse il 16 agosto. "Anche oggi arrivano buoni segnali economici: mi auguro ci consentano di proseguire la strada per assicurare altre risorse contro la povertà e l'esclusione sociale", commenta il Presidente del Consiglio Paolo Gentiloni.
Come quindi già annunciato, l'Italia cresce ininterrottamente da dieci trimestri consecutivi, cioè dai primi tre mesi del 2015. Il dato trimestrale diffuso oggi, come quello del 16 agosto, è corretto per gli effetti di calendario e destagionalizzato, mentre il dato a cui si fa riferimento per la crescita annuale stimata dal governo nei documenti ufficiali di finanza pubblica (Def, Nota di aggiornamento al Def e Documento programmatico di bilancio) è grezzo, privo cioè di aggiustamenti statistici. Guardando alla stima Istat del secondo trimestre, bisogna quindi tenere conto del fatto che il periodo aprile-giugno 2017 ha avuto tre giornate lavorative in meno rispetto al trimestre precedente e due in meno rispetto al secondo trimestre del 2016.
Nello stesso periodo di rilevazione, ricorda quindi l'Istituto di statistica, il Pil è aumentato in termini congiunturali dello 0,8% negli Stati Uniti, dello 0,5% in Francia, dello 0,6% in Germania, del 0,3% nel Regno Unito. In termini tendenziali, si è registrato un aumento del 2,2% negli Stati Uniti, del 2,1% in Germania, dell'1,7% in Francia e nel Regno Unito. Nel complesso, il Pil dei paesi dell'area Euro è aumentato dello 0,6% rispetto al trimestre precedente e del 2,2% nel confronto con lo stesso trimestre del 2016.
Bene industria (+0,6%) e servizi (+0,4%), rialzi controbilanciati dalla dalla diminuzione del valore aggiunto dell'agricoltura (-2,2%). Gli investimenti fissi lordi nel secondo trimestre del 2017 hanno ripreso a crescere, dopo un primo trimestre in negativo, con un aumento dello 0,7% in termini congiunturali e del 2,6% su base annua.
Accelera ancora e più del previsto l'attività del settore manifatturiero in Italia, aggiornando i massimi dal febbraio 2011. Ad agosto l'indice Pmi rilevato da Markit/Adaci è salito a 56,3 da 55,1 punti di luglio (lo scorso anno ad agosto era a 49,8), registrando una espansione del settore per il dodicesimo mese consecutivo. Il risultato, riferisce l'agenzia Bloomberg, è superiore alle stime degli analisti che puntavano su un rialzo a 55,3 punti
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