La minaccia di un inasprimento della guerra dei dazi tra Stati Uniti e Cina ha appesantito tutte le Borse europee, ma a pagare il conto più salato è stata Milano, sotto pressione anche per la forte tensione sui titoli di Stato italiani l'indice Ftse Mib ha chiuso in perdita dell'1,73% a 21.414 punti, l'Ftse All share con il medesimo ribasso a quota 23.664. Tutti in calo appunto le borse europee: Francoforte ha concluso la seduta in calo dell'1,6%, Londra in calo dell'1%, mentre Parigi ha perso lo 0,6%.
Con lo spread con la Germania non lontano da quota 250, molto male ovviamente le banche in Piazza Affari: Mps ha perso il 4,8% vicina al minimo storico dopo una sospensione in asta di volatilità , Banco Bpm il 4,6%, Unicredit il 4,2% e Intesa il 3,8%. Tra i titoli principali, forti vendite anche su Tenaris (-6,3%), con Poste che ha perso il 5,4%, Saipem il 5,2%. Pesanti Mediaset (-2,6%) e Tim (-1,8%), sulla parità Luxottica e Fca, che ha beneficiato dell'ipotesi di allentamento delle regole anti emissioni negli Stati Uniti, mentre una consistente corrente di acquisti ha registrato Ferrari, che ha concluso in crescita del 4% a 108 euro.
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