"Negli ultimi mesi le parole sono cambiate molte volte e quello che ora aspettiamo sono i fatti, principalmente la legge di bilancio e la successiva discussione parlamentare". Lo ha detto il presidente della Bce, Mario Draghi, riferendosi all'Italia e alle dichiarazioni che hanno fatto impennare lo spread. "Purtroppo - ha detto - abbiamo visto che le parole hanno fatto alcuni danni, i tassi sono saliti, per le famiglie e le imprese" anche se "tutto ciò non ha contagiato granché altri paesi dell'Eurozona, rimane un episodio principalmente italiano". "La Banca centrale europea - ha proseguito - si atterrà a ciò che hanno detto il primo ministro italiano, il ministro dell'Economia e il ministro degli Esteri, e cioè che l'Italia rispetterà le regole". Così il presidente della Bce, Mario Draghi, rispondendo alla domanda se le politiche del governo e il rialzo dello spread possano richiedere misure da parte dell'Eurotower nel 2019 per evitare fenomeni di contagio. "Non abbiamo ancora visto alcun contagio", ha aggiunto Draghi.
 'NON HITLER MA PICCOLI MUSSOLINI', SCONTRO DI MAIO-MOSCOVICI. All'attacco del commissario europeo anche il ministro degli Interni, Matteo Salvini: 'Anziché censurare la sua Francia che respinge gli immigrati a Ventimiglia, ha bombardato la Libia e ha sforato i parametri europei - ha detto -, attacca l'Italia e parla a vanvera di tanti piccoli Mussolini in giro per l'Europa. Si sciacqui la bocca prima di insultare l'Italia, gli Italiani e il loro legittimo governo".Â
DRAGHI SULL'ITALIA, COMPITO BCE NON È GARANTIRE I GOVERNI - Il mandato della Bce è la stabilità dei prezzi e il Qe è uno degli strumenti con cui lo perseguiamo. Non è nostro compito assicurare che i deficit dei governi siano finanziati in qualsiasi condizione'. Lo ha detto il presidente della Bce Mario Draghi in risposta a una domanda sui timori in Italia che la fine del QE equivalga a lasciare il paese a se stesso. Per il governatore, il Qe 'è ancora necessario per sostenere l'inflazione sono ancora necessarie misure di stimolo per via dei rischi legati a protezionismo e turbolenze sui mercati emergenti'.
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