Appena il Def sarà pubblicato si vedrà che "c'è il più grande piano di investimenti della storia italiana". Lo ha detto il vicepresidente del Consiglio Luigi Di Maio ospite de 'L'intervista' di Maria Latella su Skytg24 spiegando che nella "manovra del popolo" si cominciano a ricostruire diritti sociali che erano stati distrutti. Di Maio ha definito "sciocchezze" le affermazioni di alcuni commentatori sulla volontà del Governo di uscire dall'Ue.
Qualcuno pensa che "adesso si voglia utilizzare la scusa della manovra per uscire dall'Europa o per uscire dall'EURO: tutte sciocchezze", aggiunge Di Maio.
"Ora - spiega il ministro - nasce il team "Mani di forbice" per tagliare tutto il possibile: d'altra parte stiamo prendendo a prestito un po' di soldi per finanziare due programmi elettorali che soddisfano due elettorati. Il 2,4 di deficit si impone perchè abbiamo trovato tanti risparmi da fare ma che andranno a regime l'anno prossimo. Come fanno tante famiglie italiane abbiamo chiesto un prestito che restituiremo" quando le risorse derivanti dai tagli saranno disponibili in cassa.Â
 "I tecnici devono essere al servizio del popolo ovviamente nei limiti della Costituzione ma se i tecnici non vogliono fare il loro dovere vorrà dire che cambieremo la legge Bassanini perché ci dobbiamo riprendere il potere democratico da quello dei tecnici". Lo ha detto il vicepremier Luigi Di Maio chiudendo il Global Forum sulla democrazia diretta a Roma parlando del "problema degli appartati che remano contro il governo, tecnocrati che vanno contro l'indirizzo politico non del governo ma dei cittadini".
L'andamento dei mercati di ieri con il calo della borsa e l'aumento dello spread "è frutto della demonizzazione di questo Governo". Lo ha detto il vice presidente del Consiglio Luigi di Maio a Skytg24 - sottolineando che la fissazione del rapporto deficit Pil al 2,4% è per una manovra che "dà un po' più di respiro" a giovani, anziani, a coloro che aspettano di andare in pensione e ai truffati delle banche. "La manovra del popolo - ha detto - non deve preoccupare i mercati. Sarà interessante andare a discutere con l'Europa. Il debito che faremo si pagherà nei prossimi anni con la crescita".
Berlusconi, manovra va cambiata, impoverisce tutti - "Rivolgerò un appello a questa maggioranza e a questo governo affinché cambino le cose che hanno deciso; perché sono cose che fanno male all'Italia, cose che fanno male a tutti gli italiani. Avete visto cosa è successo in borsa? Sui titoli di Stato? Andiamo tutti verso un impoverimento che non è logico. E soprattutto ci allontaniamo anche dall'Europa. E questo non può portare che male". Lo ha detto Silvio Berlusconi ad Arcore nel giorno del suo ottantaduesimo compleanno in esclusiva ad Alessandro Poggi, per Night Tabloid in onda lunedì sera su Raidue.
Il Def, varato giovedì sera, affossa i mercati: crolla Piazza Affari e vola lo spread. Il differenziale Btp-Bund, che stamani aveva sfondato quota 280 punti base, ha chiuso in rialzo a 267 punti base da 235, sulla piattaforma Bloomberg, col tasso sul decennale al 3,13%
La Borsa di Milano in profondo rosso. Il Ftse Mib lascia sul terreno il 3,72% a 20.711 punti. Sotto pressione i bancari. Il Ftse All Share, l'indice che rappresenta tutte le azioni del listino, ha perso il 3,51%, mandando in fumo oltre 22 miliardi di euro di capitalizzazioneÂ
IL VIDEOÂ 'Deficit al 2,4%', Di Maio e Salvini esultanoÂ
Asia non guarda a Italia, Tokyo corre  - I mercati asiatici e dell'area del Pacifico non guardano ai rischi di tensioni in Europa sulla manovra economica italiana e si muovono generalmente in territorio positivo, con Tokyo che corre sui massimi da quasi 30 anni grazie alla debolezza dello yen e alla solidità mostrata da Wall street. La Borsa giapponese segna in chiusura con l'indice Nikkei 225 un rialzo nettamente superiore al punto percentuale (+1,4%), mentre Hong Kong sale nel finale dello 0,4%, con i listini cinesi leggermente più ottimisti (Shanghai +0,7%). In aumento anche le Borse di Sidney e Singapore (+0,7% entrambi), mentre l'unico segno negativo viene da Seul, in calo di mezzo punto percentuale.Â