Non c'è il taglio delle pensioni d'oro, nel pacchetto di emendamenti alla manovra depositato in commissione alla Camera. Le proposte di modifica sono in tutto 54: 15 del governo e 39 dei relatori. Tra le norme attese c'era il pacchetto per la famiglia, che non risulta tra le modifiche, e il taglio delle pensioni sopra i 90 mila euro che però secondo fonti M5s sarà introdotto con un emendamento al Senato. Dalla Lega confermano che una seconda, corposa, tranche di modifiche alla legge di bilancio arriverà a Palazzo Madama.Â
Da oggi il voto in Commissione. Per mercoledì è previsto l'appordo in aula. Su contenuti ed eventuali riduzioni del deficit, atteso vertice con il premier.
 - Il taglio dell'Imu sui capannoni raddoppia. Un emendamento presentato dai relatori alla manovra che porta dal 20% al 40% la deducibilità dell'Imu ai fini Ires e Irpef, per gli immobili strumentali. La misura costa 290,3 milioni nel 2020 e circa 166,9 milioni dal 2021: le risorse arrivano dal Fondo per l'attuazione del programma di governo previsto dall'articolo 55 della legge di bilancio, che per il 2020 ha una dotazione totale di 430 milioni.
Superenalotto, superstar, sivincetutto, Eurojackpot, winforlife. Si allunga di un anno (comunque non oltre il 30 settembre 2019) il diritto di Sisal di gestire i "giochi numerici a totalizzatore nazionale", in attesa dell'assegnazione di una nuova concessione. Lo stabilisce un emendamento del governo alla manovra che di fatto - aggiungendo un articolo (l'89 bis) - proroga la gestione a Sisal la gestione del Superenalotto. Le maggiori entrate, quasi 71 milioni, si aggiungono al "fondo per l'attuazione del programma di governo"Â Â
La flat tax al 15% alle partite Iva non viene riconosciuta alle "persone fisiche nei casi in cui l'attività sia esercitata prevalentemente nei confronti di datori di lavoro" con i quali il soggetto lavora o ha lavorato "nei due anni d'imposta precedenti". L'emendamento dei relatori per evitare abusi nell'accesso al nuovo regime forfetario dei minimi per le partite Iva fino a 65mila euro. Il blocco scatta anche per soggetti "direttamente o indirettamente riconducibili" al vecchio datore di lavoro.
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