"L'Unione europea e il Regno Unito hanno concordato di intensificare la discussione nei prossimi giorni. La posizione dell'Ue resta immutata: occorre una soluzione legalmente operativa nell'Accordo di recesso che eviti infrastrutture alle frontiere sull'isola d'Irlanda, che protegga tutta l'economia dell'isola e l'Accordo del Venerdì santo, e salvaguardi l'integrità del Mercato unico". Così la Commissione europea dopo l'incontro tra il capo negoziatore per la Ue Michel Barnier e il ministro britannico Steve Barclay.
Intanto i 27 ambasciatori dell'Ue hanno dato luce verde a Barnier per avviare intensi negoziati finali, secondo quanto confermano all'ANSA fonti diplomatiche europee.
Il presidente del Consiglio europeo Donald Tusk è ottimista: "Ho ricevuto segnali promettenti dal Taoiseach (premier d'Irlanda, ndr) che un accordo è ancora possibile." ha detto, aggiungendo: "Mentre parliamo, a Bruxelles si svolgono colloqui tecnici. Naturalmente, non esiste alcuna garanzia di successo e il tempo è praticamente scaduto. Ma anche la minima possibilità deve essere usata".
E anche la City ora ci crede: improvvisa ondata di ottimismo sui mercati per una possibile intesa dell'ultimo minuto. I risultati del vertice informale di ieri fra il premier britannico Johnson e quello irlandese Varadkar, seguiti oggi dai segnali cautamente positivi che rimbalzano da Bruxelles, spingono all'insù la sterlina, che a fine mattina recupera su euro e dollaro fino a un +0,8%.
Intanto la grande banca d'affari JpMorgan si sbilancia e diffonde addirittura un comunicato per rendere noto ai suoi clienti che gli ultimi sviluppi potrebbero "cambiare tutto" e che ora, stando alle previsioni degli analisti, "ci si attende un deal". "Se la nostra valutazione della situazione è corretta", prosegue JpMorgan, "una soluzione accettabile per tutti (seppure sgraziata)" sul nodo cruciale del confine post Brexit fra Irlanda e Irlanda del Nord è stata alla fine "individuata". E lo scenario di un accordo complessivo di divorzio ha adesso "il 50% delle chance".