E' iniziato, nello stabilimento
siderurgico ArcelorMittal di Taranto, il consiglio di fabbrica
straordinario convocato da Fim, Fiom e Uilm per fare il punto
della situazione alla luce di quanto emerge dal nuovo piano
industriale presentato dalla multinazionale, che prevede a
regime la produzione di 6 milioni di tonnellate d'acciaio
l'anno, oltre 3mila esuberi e il mancato rientro dei 1.600
lavoratori rimasti in capo all'Ilva in As. I sindacati hanno già
definito "inaccettabile" il piano della multinazionale dicendosi
"pronti a tutto per impedire i licenziamenti". Intanto, è stata
già programmata una iniziativa di mobilitazione per domani, con
lo sciopero di 24 ore - a partire dalle ore 7 - in tutti gli
stabilimenti italiani del gruppo, in concomitanza con la
riunione in videoconferenza tra i ministri Patuanelli, Gualtieri
e Catalfo e le organizzazioni sindacali. Non è prevista la
partecipazione dell'azienda. Quanto al piano industriale, Fim,
Fiom e Uilm sottolineano che "prevale l'atteggiamento predatorio
della multinazionale".
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